venerdì 1 novembre 2013

Quando fiorisce il mandorlo

L'Ecclesiaste conclude il suo libro al capitolo dodici, esortando il giovane a ricordarsi del suo Creatore prima che arrivino i cattivi giorni..."prima che il mandorlo fiorisca"; prima che il sole, la luce, la luna e le stelle si oscurino: la vista si annebbi; e le nuvole tornano dopo la pioggia: il tempo del declino dopo declino; in cui i guardiani della casa tremano: con le mani e i pugni ci si difende, ma quando le forze se ne vanno le mani tremano; gli uomini forti si curvano; le macinatrici si fermano perché son ridotte a poche: i denti; quelli che guardano dalle finestre si oscurano: gli occhi; i due battenti della porta, le labbra, si chiudono sulla strada, perché diminuisce il rumore della macina: le mandibole. In cui l'uomo si alza al canto dell'uccello:, il tempo in cui si dorme poco; tutte le figlie del canto si affievoliscono: le corde vocali; in cui uno ha paura delle alture, ha degli spaventi mentre cammina: il coraggio della gioventù svanisce; in cui fiorisce il mandorlo; pianta che non fiorisce nella primavera della vita, ma nel freddo inverno, adorno di fiori bianchi: i capelli bianchi; la locusta si fa pesante: non si corre e non si salta più; e il cappero, afrodisiaco, non fa più il suo effetto, perché l'uomo se ne va alla sua dimora eterna e i piagnoni percorrono le vie; prima che il cordone d'argento si stacchi: il cordone ombelicale della vita; il vaso d'oro si spezzi: non si mangia più; la brocca si rompe sulla fonte: non si beve più; la ruota infranta cada nel posso: non si va, e non si viene mai più; prima che la polvere torni alla terra, e lo spirito torni a Dio che l'ha dato.

"Ascoltate dunque la conclusione di tutto il discorso: TEMI DIO E OSSERVA I SUOI COMANDAMENTI, PERCHE' QUESTO E' IL TUTTO DELL'UOMO. Dio infatti farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò che è occulto, sia bene sia male".

Libro dell'Ecclesiaste.

Daniela

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