Ormai è giunto l'inverno; la natura è avvolta dal bianco manto di una neve che cade fitta e gelida.
Qualche passero, cinciallegra, cinciabigia e cinciamora volano e si posano sui davanzali delle finestre e, osservandosi velocemente attorno, beccano le briciole di pane o di qualche seme che un cuore gentile ha pensato di spargere.
Ma ce chi, non conoscendo l'uccellino, può fargli un gran danno offrendo il cibo in modo sbagliato.
Anche noi dobbiamo conoscere le persone, l'ambiente in cui vivono, le ferite che hanno subito, la situazione nella quale vengono a trovarsi, allora sapremo di quale tipo di cibo hanno bisogno e anche il modo giusto per offrirglielo.
Senza conoscere il tipo di uccellino non si può sapere quale sia il seme adatto per lui.
Meglio non dare nulla da mangiare ai nostri piccoli amici alati che dar loro dei semi che paiono essere buoni, ma che invece li avvelenano.
Se poi l'uccellino è stato per tanto tempo sotto una pioggia di neve, tanto da non riuscire più a muoversi, lì ci vuole delicatezza nel prenderlo in mano e portarlo all'asciutto, nel tepore e nel calore di una casa.
Daniela Michelin Salomon
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