O jour béni, jour de victoire, Que je ne saurais oublier: J'ai vu, j'ai vu le roi de gloire Apparaisant sur mon sentier!Sa beauté, sa gloire infinie De tous les cotés m'entourait, Son regard qui porte la vie Sur ma pauvre ame s'abaisait.Son manteau couvrait ma misère, Ses bras me serraient sur son coeur; Il me portait dans sa lumière, loin du péché, de la douleur!De sa main essuyant mes larmes, Il me parlait de son amour: Viens, mon enfant, sois sans alarmes, je te prends à moi sans retour.Et je suis dans cette retraite, Dont je ne sortirai jamais; Et je goute une paix parfaite, Où ma foi s'abreuve à longs traits.Non, tout ceci n'est point un reve, Mais la grande réalité; C'est un jour nouveau qui se léve, Qui doit durer l'éternité.En avant donc, avec courage, Avec espoir, avec bonheur; Je me consacre sans partage A mon Dieu, mon Roi, mon Sauveur.Il dit à mon ame ravie: Ne t'occupe plus que de moi, E je dirigerai ta vie, Et je m'occuperai de toi.
O giorno beato, giorno di vittoria, Che non potrò dimenticare: Ho visto, ho visto il re di gloria, sul mio sentiero apparire!Un giorno quando risaliva un sentiero di montagna, Jean Dalmas, valdese, udì una voce:" Jean, Jean", e il cappello gli saltò via dalla testa.
La sua beltà, la sua gloria infinita, Da ogni lato mi circondò, Il suo sguardo che porta la vita, sulla mia povera anima si abbassò.
Il suo mantello coprì la mia miseria, Le sue braccia mi stringevano sul suo cuore; Mi portò nella luce, lontano dal peccato e dal dolore!
Con le sue mani asciugò le mie lacrime, Mi parlò nel suo amore: Vieni, figlio, non allarmarti, Ti prendo con me per sempre.
E ora sono in questo rifugio, da cui non uscirò mai più; E gusto una pace perfetta, di cui la mia fede si disseta a lunghi sorsi.
No, tutto questo non è un sogno, Ma è la grande realtà; E' un nuovo giorno che sorge, Che deve durare l'eternità.
Avanti dunque, con coraggio, con speranza e felicità: Mi consacro senza riserve Al mio Dio, mio Re, mio Signore.
Egli dice alla mia anima rapita: occupati solo di me, e dirigerò la tua vita e avrò cura di te.
Sua figlia, un'altra Dalmas, mia madre quindicenne era in casa, ad un tratto vide una gran luce invadere la stanza e credette a Gesù Cristo come suo Salvatore.
Un altro mio parente di origine valdese, un giorno che era fuori all'aperto, ebbe una chiara visione: vide due strade, una molto larga, sulla quale viaggiavano tantissime macchine, alla fine della strada c'era un precipizio, tutte quelle macchine finivano nel baratro. Poi una stada stretta in salita, pochissime macchine in viaggio, alla fine della salita Gesù Cristo che aspettava a braccia aperte.
Nella mia giovane età, con il mio pastore valdese frequentavo la TEV (Testimonianza Evangelica Valdese), testimoniavamo di Gesù Cristo ai culti e alle riunioni quartierali; ma non solo, il mio pastore mi portava sempre con sé, presentandomi come il suo braccio destro.
Una sera a un incontro di distretto dove erano presenti in prevalenza pastori, io seguivo i loro discorsi; era il periodo dove gli argomenti giravano intorno alla politica. A un tratto guardai in direzione della finestra, vidi fuori nel buio, dietro alle inferiate, un volto:"impossibile entrare!" Sapevo che era Gesù! Ebbi il coraggio di alzarmi e dire qualche parola:" Il Signore è fuori dai vostri discorsi polotici!". Si alzò il signor pastore Platone e con impeto fece un discorso, ma la frase che mi colpì, mi rimase impressa per sempre e fu :"Non chiunque dice Signore, Signore entrerà nel regno dei cieli: anche i tedeschi avevano scritto sul cinturone 'Dio salva' e abbiamo visto cosa hanno fatto!". Riuscii a sedermi senza piangere...ero solo una ragazzina di diciottanni e nessun pastore si alzò in mia difesa (non sia loro imputato).
Fuori, Platone venne a chiedermi scusa, ma io non ho scusato il suo atteggiamento, perché avrebbe dovuto farlo pubblicamente riconoscendo l'errar della sua via!
Del popolo Cristo ha compassione perché sono come pecore senza pastore.
Gesù disse a...:"...mi ami più di questi?" Egli rispose:"Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene"....Gli disse di nuovo, una seconda volta:"...mi ami tu?" Egli rispose:"Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene"...Gli disse la terza volta:"...mi vuoi bene?"...Egli rispose:" Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene". (Giov. 21:15).
L'amore per il Signore sia il movente di ogni nostra parola e azione.
Daniela Michelin Salomon
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