aprile 19, 2013

Cose che succedono...

Leggere p. f. Esdra 4

Proprio quando uno vuole costruire, c'è sempre qualcuno che mette i bastoni fra le ruote!

Il bello è che gente che non ha nessuna intenzione di mettersi all'opera, arriva e dice: "Noi vogliamo costruire con voi, perché, come voi, noi cerchiamo il vostro Dio, e gli offriamo sacrifici" (versetto 2). Questi nemici di Giuda, ma a chi vogliono farla bere? a Zorobabele? Egli risponde loro, in modo deciso e per nulla intimorito: "Non è compito vostro costruire insieme a noi una casa al nostro Dio" (versetto 3).

Allora quella gente incominciò a scoraggiare il popolo, a molestarlo per impedire di fabbricare, e a corrompere dei consiglieri per fare fallire il piano. Scrissero un'accusa contro gli abitanti di Giuda e Gerusalemme al re Artaserse, e riuscirono a mano armata a far sospendere i lavori obbligando i Giudei, i quali dovettero aspettare fino al secondo anno del regno di Dario per ricominciare.

Dalle mie parti c'è un proverbio che dice: "Rien sans peine!"; "Niente senza pena!"

Le difficoltà che incontriamo nel cercare di ripercorrere i sentieri antichi, sono causati anche dall'avere sotterrato dei tesori che oramai non si conoscono più e, il solo gesto di avvicinarli a noi, è un'ardua impresa.

La nostra non è un'evoluzione verso il modernismo, ma un tornare indietro, e se è possibile, riscoprire tesori nascosti, che ognuno è libero di valutare come tali o meno, ma le ricchezze del passato vanno almeno riconsiderate senza subito prenderle e buttarle giù dal primo burrone che s'incontra, e magari pure scappare da quei sentieri che con tanta difficoltà stiamo cercando di ripristinare. Dunque coraggio, per chi ancora ha voglia di scavare, di ripulire e riscoprire.

Daniela Michelin Salomon

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