I proclamatori dei giudizi di Dio

E’ già da un po’ di tempo che non ho più scritto sul blog. Sto leggendo i profeti minori dell’Antico Testamento e sinceramente non vedo altro che un continuo avvertimento di giudizio ed ira da parte di Dio verso chi commette peccato e trasgressione.

E’ come se Dio usasse i continuamente i profeti per scrollare la terra come un albero allo scopo di esporre alla luce del sole i frutti del peccato e i peccatori per poi schiacciarli nella sua ira. E così viene descritta, dal profeta Michea, tale attività di Dio: “Perciò io farò di Samaria un mucchio di pietre nella campagna, un luogo da piantarci le vigne; ne farò rotolare le pietre giù nella valle, ne metterò allo scoperto le fondamenta. Tutte le sue immagini scolpite saranno infrante, tutte le sue offerte agli idoli saranno arse con il fuoco” (Michea 1:6;7).

Ed oggi, come allora, i profeti vengono rifiutati perché si dice :”Non profetizzate!” vanno essi ripetendo.

“Anche se non si profetizzano tali cose, non si eviterà l’infamia” (Michea 2:6).

E questo “ai capi” non sta bene che diventano crudeli tiranni verso il popolo di Dio:

“Io dissi: “Ascoltate, vi prego, o capi (…) non spetta a voi conoscere ciò che è giusto? Ma voi odiate il bene e amate il male, scorticate il mio popolo e gli strappate la carne dalle ossa. Essi divorano la carne del mio popolo, gli strappano la pelle di dosso, gli spezzano le ossa; lo fanno a pezzi come ciò che si mette nella casseruola, come carne da mettere nella pentola” (Michea 3:1;3).

Ma per il popolo che appartiene all’Eterno le promesse di Dio sono per sempre elevate e incrollabili al di sopra dei monti  

“Ma negli ultimi tempi, il monte della casa del Signore, sarà posto in cima ai monti e si eleverà al di sopra delle colline e i popoli affluiranno ad esso. Verranno molte nazioni e diranno: “Venite, saliamo al monte del Signore, alla casa del nostro del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri”. (Michea 4:1;2).