Figlio di un ecclesiastico anglicano, Gilly nacque il 28
gennaio 1789 a Hawkedon, nel Suffolk…Nel 1818 il giovane entrò nella carriera
ecclesiastica assumendo la carica di “rettore” a North Fambridge, nell’Essex.
Nel corso dello stesso anno si verificò l’occasione che doveva dirigere la sua
attenzione verso i Valdesi e occupare quindi una così larga parte della sua
attività e della sua esistenza.
…A Torre Pellice egli giunse il 22 giugno 1825 e viene
ospitato questa volta a Santa Margherita nella casa del pastore Bert. Il suo
soggiorno nelle Valli, con la moglie, poi il fratello, ufficiale di marina,
che lo raggiunge in seguito, dura anche questa volta due mesi e si prolunga
fino al 20 agosto. Ma la scelta della stagione estiva gli consente di visitare
tutte le località delle Valli, raggiungendo anche sul versante francese la Val
Queyras e Fressinière. Qui raccoglie i ricordi dell’opera di Félix Neff, che
gli appare come il rinnovatore dell’evangelismo originario che aveva
caratterizzato gli antichi Valdesi a cui dedicherà in seguito una pubblicazione
più volte ristampata.
Ma oltre alla attenzione già dimostrata all’ambiente
naturale, a quello umano, e alla situazione spirituale e religiosa del mondo
valdese, egli osserva questa volta in modo dettagliato e specifico l’organizzazione
scolastica, partendo dalle scuole elementari per riconsiderare, con l’energica
volontà di avviarne la concreta realizzazione, il progetto di fondare una
Scuola superiore, che consenta ai giovani delle Valli, di formarsi nel loro ambiente,
in particolare per la carriera pastorale, senza dover per questo soggiornare in
Svizzera e, sovrapporre all’originario evangelismo apostolico l’impronta
calvinista. ( io mi chiedo: "Perché?")
Le sue insistenze a questo fine presso la classe pastorale
sono vivaci e instancabili. Una prima realizzazione è costituita dall’apertura
nel 1830 della Scuola latina di Pomaretto, che si affianca a quella esistente a
Torre Pellice sin dal 1769. E allorché nel 1831 darà alle stampe un volume
dedicato a questa seconda visita (“Waldensian Researches during a Second Visit
to the Vaudois of Piedmont”) potrà affermare di aver conquistato alle sue
vedute in proposito la dirigenza valdese.
Infatti, il 1° marzo 1831, in un locale di fortuna di Torre
Pellice, con un solo professore e nove allievi, viene innaugurato il “Collegio”…Denominazione
che nella mente di Gilly corrisponde a quella del “College” britannico (anzi la
denominazione da lui indicata per l’istituzione quando sarà definitivamente
strutturata sarà “collegio della Santa Trinità presso i Valdesi”) e che
dovrebbe comprendere anche il livello universitario: infatti in una sua lettera
alla tavola del maggio 1835 egli allega uno schizzo della futura costruzione
che dovrebbe essere in pari tempo scuola e convitto, col suo “campus”. Comunque
la realizzazione procede. Il 10 agosto 1835 viene posta la prima pietra dell’edificio,
che verrà costruito su progetto del Beckwith e inaugurato nel 1837.
Naturalmente oltre all’edificio dovrà essere organizzata e finanziata l’istituzione
scolastica., compito complesso a cui Gilly anche da lontano continuerà a
contribuire con ardore, sicchè il Collegio valdese, pur limitando di fatto la
sua portata al livello di scuola superiore, con il posto essenziale che avrà
nella vita e nella storia del Valdismo, costituirà la duratura testimonianza
del suo impegno a favore della nostra Chiesa.
(Augusto Comba. “Gilly e Beckwith fra i Valdesi dell’Ottocento”)
Grazie per il contributo Daniela
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