martedì 22 gennaio 2013

Consiglieri

"Ezechia mise la sua fiducia nel Signore Dio d'Israele, e fra tutti i re di Giuda che vennero dopo di lui o che lo precedettero, non ve ne fu nessuno simile a lui. Si tenne unito al Signore, non cessò di seguirlo, e osservò i comandamenti che il Signore aveva dati a Mosè" (2 Re 18: 5,6).
"Chiamarono il re; ed Eliachim, figlio di Chilchia, sovrintendente del palazzo, andò da loro con Sibna, il segretario, e con Ioa figlio di Asaf, l'archivista" (2 Re 18:18).
Un buon re, dei saggi Consiglieri, ognuno con il proprio compito, sono fondamentali per governare una nazione, un popolo, una comunità, un Gruppo. "Il re con la giustizia, rende stabile il paese, ma l'uomo che fa estorsioni lo rovina" (Proverbi 29:4).

Se sopraggiungono delle difficoltà serie in un paese, certo non ci si mette a scherzare, a offendere la gente, a farsi i dispetti come i bambini, ma si guarda in faccia la realtà.

Il re Ezechia, e il sovrintendente del palazzo, il segretario, e l'archivista si stracciarono le vesti e il re si coprì di un sacco ed entrò nella casa del Signore. Ezechia fu un buon re e non ce ne fu nessuno simile a lui, benché si trovasse in momenti tragici della storia di Israele e nel suo caso di Giuda.

In ogni condizione, difficoltà, di fronte a ogni ostacolo c'è la possibilità di essere dei buoni amministratori per portare a buon fine un compito per piccolo o grande che sia. Dio osserva ed interviene, certe volte anche in modo semplice e con facilità, allontanando le più grandi difficoltà: "Non temere per le parole che hai udite con le quali i servi del re d'Assiria mi hanno insultato. Ecco io metterò in lui uno spirito tale che, all'udire una certa notizia, egli tornerà nel suo paese: e io lo farò morire di spada nel suo paese" (cap.19:6,7).


Daniela Michelin Salomon

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