venerdì 22 febbraio 2013

Chiunque faccia riferimento a Cristo è cristiano?

"Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: "Io sono il Cristo". E ne sedurranno molti" (Matteo: 24:5).
"Ma un estraneo non lo seguiranno, anzi, fuggiranno via da lui perché non conoscono la voce degli estranei" (Giovanni 10:5).
Più mi inoltro sui sentieri antichi, più noto che ci sono innumerevoli altri sentieri apparentemente paralleli che, proseguendo il percorso, man mano si allontanano, per poi perdersi nel lontano orizzonte. Cosa intendo con ciò?

Che tanti, ma tanti parlano di Cristo e dei suoi insegnamenti, dell'amore che ha avuto per l'umanità dando sé stesso generosamente come atto altruistico al mondo (questo è l'approccio che a uno studio biblico valdese ci hanno insegnato per presentare Cristo alle persone, perché tutti quei vecchi termini come "espiazione" "redenzione" sono considerati antiquati e la gente, oramai "non può più capirli", non facendo più parte del nostro bagaglio culturale. Tutti hanno il loro Cristo; ci sono tanti sentieri che hanno tutti lo stesso nome: disastro degli ultimi tempi! Qual'è il Cristo giusto?

Una mia parente che abita negli Stati Uniti mi ha detto: "Sai, qui sono tutti, ma tutti credenti evangelici, ma chi testimonia di Cristo è raro da trovare!"

Come riconoscere il sentiero giusto? Sicuramente è quello antico, testimoniato da Gesù Cristo, dalla Parola di Dio, dagli apostoli, dalla Chiesa storica. I sentieri moderni sono confusione (Babilonia), perché è un incrociarsi di tante vie che nascondono il più possibile il buon sentiero.

Io non sono una teologa, ma una cosa credo di aver capito, è che il sentiero antico, quello giusto, è principalmente una strada non asfaltata, non dinamica, non moderna, cioè facile da percorrere, ma è il sentiero dove le ruote dei carri passando sul nudo suolo, lasciano due strisce di terra battuta, ben definita, chiara, divisa solo da una striscia di erba verde che ne delinea ancora più chiaramente il tracciato perfettamente parallelo. Non ci si può sbagliare perché è inconfondibile e unico!

Due punti fermi che Parola di Dio ci indica come irremovibili e tracciati attraverso i secoli sono:

1) L'opera di Cristo alla croce, che ci conferisce la vita eterna, attraverso l'espiazione da Lui compiuta per il nostro e i nostri peccati, ricevuta per fede e per grazia, come unica possibilità di accostarci a Dio.

2) L'osservanza nella pratica, dei suoi comandamenti, attraverso l'opera dello Spirito Santo (terza persona della Trinità), cioè Cristo in noi che applica alla nostra persona l'opera completa di liberazione dalle opere morte della carne. "Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me!" (Galati 2:20).

Il Cristo che passa sopra il peccato con il suo amore, non è il vero Cristo.
Il Cristo che perdona, con il suo amore tutta l'umanità e salva tutti, non è il vero Cristo!
Il Dio che coccola l'umanità nel suo peccato, non è il vero Dio!

Il vero Dio, secondo la Bibbia ha odiato il peccato fino a decidere di far ricadere sul suo amato Figlio l'eterna punizione che meritavamo noi. Il Figlio di Dio ha sofferto delle pene indescrivibili per poterci salvare dalla perdizione eterna; e il Dio di Gesù Cristo ha dovuto abbandonarlo lacerando il suo cuore che era unito da ogni eternità a suo Figlio.

A Dio questo è costato moltissimo! Un prezzo elevato è stato pagato! Questa è l'unica via che conduce alla vita eterna e da lì parte il sentiero in salita che, sempre, attraverso la croce del Figlio di Dio, ha risolto gli innumerevoli aspetti delle nostre difficoltà ad avvicinarci al Padre e camminare al suo fianco.

Se poi noi basiamo la nostra valutazione di chi è il vero Cristo, sui segni e miracoli, allora deviamo ancora più lontano perché molti diranno al Signore: "Signore , Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demoni e fatto in nome tuo molte opere potenti?" Allora Cristo dichiarerà loro: "Io non vi ho mai conosciuti: allontanatevi da me, malfattori!" (Matteo 7:22).

Noi dunque, che camminiamo sui sentieri antichi, non fondiamo la nostra fede sui segni e prodigi, ma unicamente su una Persona risorta, vivente e operante per lo Spirito Santo, che si rivela a chiunque lo ama e osserva i suoi comandamenti.

"Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui" (Giovanni 14:23).

"Ma Dio che m'aveva prescelto sin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia,si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunziassi fra gli stranieri..." (Galati1:15,16).

1 commento:

  1. Mi piace la tua isntesi, e l'ho condivisa:

    Noi dunque, che camminiamo sui sentieri antichi, non fondiamo la nostra fede sui segni e prodigi, ma unicamente su una Persona risorta, vivente e operante per lo Spirito Santo, che si rivela a chiunque lo ama e osserva i suoi comandamenti.

    Amen.

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