lunedì 4 marzo 2013

La fedeltà di Dio ...e la nostra

"Se noi siamo infedeli, egli rimane fedele perché, non può rinnegare sé stesso" (2 Timoteo 2:13).

"Così Dio, volendo mostrare con maggiore evidenza agli eredi, della promessa l'immutabilità del suo proponimento, interviene con un giuramento; affinché mediante due cose immutabili, nelle quali Dio è impossibile che abbia mentito, troviamo una potente consolazione noi che abbiamo cercato il nostro rifugio nell'afferrare saldamente la speranza che ci era messa davanti" (Ebrei 6:18).

L'Inventore dei colori inimitabili, in questa mattina di domenica, ha dipinto le montagne bianche di neve con un delicato rosa; come altrettanto delicato è l'azzurro del cielo delle prime ore del giorno, che si appoggia sulla linea irregolare dei monti.

Dio è l'Artista per eccellenza e ogni piccolo particolare del suo creato è stato pensato e progettato dalla sua mente. Tutto ciò che esiste è l'espressione della Personalità più fantasiosa esistente, che, nella creazione, si è sbizzarrito a inventarne di tutti i colori!

Provate a prendere in mano un fiore e osservatene le sfumature; le linee verticali o orrizontali o circolari, più scure, più chiare; le tinte; le forme; la delicatezza al tatto; i profumi uno mai uguale all'altro.

In questo momento sto contemplando un fiore apparentemente insignificante; più piccolo (attenzione al paragone, senza ridere!) dell'unghia del dito mignolo tagliata corta, della mano di una donna.

Questi sono i primi fiorellini che esplodono di vita, a migliaia, in questa stagione, sui terrazzamenti, dove è stato sparso molto letame, e negli orti concimati. Dove il terreno è ricco, dove si stà bene, loro si tengono una gran compagnia.

Ora cerco di descriverne uno che tengo in mano, senza far movimenti bruschi...vi spiegherò poi il perché.

E' formato da quattro minuscoli petali arrotondai. Quello inferiore è bianco con linee azzurre; i due laterali sono di un azzurro intenso, rigato di un blu che tende al viola; quello superiore è azzurro ancora più intenso con la parte inferiore appoggiata al pistillo di un colore che, credo, non abbia un nome; è come se il rosso, il blu e il nero fossero stati mischiati formando un rosso "vino scuro"; e proprio nel cuore del fiore, con distacco, il giallo chiarissimo sorride come il sole!

Questo fiorellino, dalle nostre parti, si chiama in francese "la fidélité de l'homme", "la fedeltà dell'uomo". Si! perché come lo tocchi, cade! Che dire? A me fa pensare che nei nostri paesi dove si stà/stava ancora bene, la fedeltà alla Parola di Dio è venuta meno, e basta un'avversità per farci cadere in pessimismo paralizzante.

L'infedeltà è una caratteristica umana, ma dove Dio ha rigenerato il cuore, attraverso l'opera di Gesù Cristo, troviamo un saldo rifugio, come una fortezza immutabile ed inespugnabile, per mezzo di un giuramento che Dio stesso ha fatto e che ci rende saldi in Lui e nelle sue promesse.

La fedeltà di Dio vince l'infedeltà dell'uomo!

Daniela Michelin Salomon

2 commenti:

  1. cara daniela voglio incoraggiarti per il lavoro che fai e di continuare cosi....sei una perla preziosa per il signore.

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