domenica 24 marzo 2013

Non avere altri dèi

Giosafat, figlio di Asa fu ai massimi livelli di impegno per l'Altissimo. Suo padre Asa fu un grande uomo per le riforme che portò in Giuda, ma durante la sua vita "gli alti luoghi non furono eliminati da Israele: sebbene il cuore di Asa fosse integro durante l'intera sua vita" (2 Cronache 15:17).

Quello che non fece Asa lo fece invece suo figlio Giosafat: "Il suo coraggio crebbe seguendo le vie del Signore; e fece anche sparire da Giuda gli alti luoghi e gli idoli d'Astarte".

Crescere in coraggio per eliminare dal paese tutto ciò che va contro il secondo comandamento della legge di Dio: "Non avere altri dèi oltre a me. Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano" (Esodo 20:3,4,5).

Questo fu il cuore di Giosafat: camminò nelle vie di Davide suo padre; si comportò seguendo i comandamenti di Dio. Mandò i Leviti e i sacerdoti a insegnare e istruire il popolo percorrendo tutte le città di Giuda, avendo con sé il libro della legge del Signore.

Si presentano nuovamente dinnanzi a noi, le vie, i sentieri da percorrere con una sola guida: il libro della legge che è importante per noi come lo era allora, perché parte integrante della Parola di Dio, che Cristo non è venuto ad abolire, ma a compiere.

Daniela Michelin Salomon

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