venerdì 1 marzo 2013

Perlà

Nella mia lettura quotidiana biblica mi sono soffermata a meditare sul versetto 41 del capitolo 6 di 2 Cronache: "I tuoi sacerdoti, o Signore, o Dio, siano rivestiti di salvezza, ed esultino nel bene i tuoi fedeli".

Mi è venuto in mente un altro versetto di 1 Pietro 2:9. "Voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che ci ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa".

Quì, nell' "inverso" della Valle, c'è un paesello che si chiama "Per-là", nome singolare, ma si trova proprio "là", in un angolo, ai piedi di un alto monte. In inverno è completamente all'ombra dei monti, e i suoi tetti e muri di pietra si confondono con l'ambiente. E' una borgata particolare, perché sembra stata dimenticata lì da secoli, inalterata, come un ricordo lontano. La neve sui tetti rimane a lungo, perché non c'è sole che la scioglie. L'inverno la fa apparire ancora più antica e nostalgica, ma quando giunge la luce meravigliosa dell'estate tutto si anima di nuova vita, perché nelle giornate caldi estive le ore di sole sommate, superano le ore solari annuali della parte "indiritta" della Valle.

Nella stagione delle rondini e ciliege, tutto prende una forma remota di vita e di lavori nella campagna, fra erba appena falciata e profumo di fieni. Le siepi, che abitualmente circondavano le case o costeggiavano i sentieri, potate "a muretto", sono ancora presenti e si adornano di innumerevoli piccoli fiori bianchi profumatissimi. Io le chiamo "le siepi estive" dei giorni caldi, soleggiati, che permettono ai piccolissimi fiori a grappolo, di quattro petali ciascuno, di emanare la loro dolcissima fragranza. "Perlà" è angolo di vita, angolo di luce estiva, come qualcosa di magico che è simile all'aurora del mattino. Negli inni valdesi del secolo scorso il termine "aurora" era spesso usato per indicare la luce del nuovo giorno che appariva all'orizzonte, ma che già era presente nei cuori.

Così nella Parola di Dio ci sono questi "angoli" di sprazzi di luce che colpiscono, proprio come la magia di un raggio caldo di luce estiva: "Vi ha chiamati alla sua luce meravigliosa".

Forse avrò troppa fantasia e immaginazione, ma è quel che accarezza la mia vita in questa natura ricca di ricordi. E' nel tornare a una vita più semplice che ci dà la possibilità di poter ancora cogliere sapori, colori, profumi e canti che i nostri sensi rischiano di non scorgere più.

Ed è così pure per un ritorno sui sentieri antichi della Parola di Dio, esso risveglia i sensi spirituali che permettono di cogliere gli raggi di luce negli angoli più remoti e più all'ombra.

A "Perlà" possiamo provar di andare, forse quell'ombra più luce saprà donare, con profumi che non siamo ora in grado di immaginare!

Daniela Michelin Salomon

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