domenica 10 marzo 2013

Profumi

O Dio, quanto valuti importante la musica, il canto, la poesia, il profumo, l'aspetto poetico unito all'adorazione innalzata a te?

"Farai pure un'altare per bruciarvi sopra il profumo (...) Aaronne vi brucerà sopra dell'incenso aromatico, lo brucerà ogni mattina, quando riordinerà le lampade. Quando Aaronne accenderà le lampade sull'imbrunire, lo farà bruciare; sarà il profumo quotidiano davanti al Signore, di generazione in generazione" (Esodo 30:1,7,8).

"E venne un altro angelo con un icensiere d'oro; si fermò presso all'altare e gli furono dati molti profumi affinché li offrisse con le preghiere di tutti i santi" (Apocalisse 8:3).

"Chi è colei che sale dal deserto, simile a colonne di fumo, profumata di mirra e d'incenso e d'ogni e dogni aroma dei mercanti?" (Cantico de Cantici 3:6).


"Alleluia.
Lodate Dio nel suo santuario,
lodatelo nella distesa dove risplende la sua potenza.
Lodatelo per le sue gesta, lodatelo per la sua somma grandezza.
Lodatelo con il suono della tromba,
lodatelo con il salterio e la cetra.
Lodatelo con il timpano e le danze,
lodatelo con gli strumenti a corda e con il flauto.
Lodatelo con i cembali risonanti,
lodatelo con i cembali squillanti.
Ogni creatura che respira, lodi il Signore.
Alleluia"
(Salmo 150).

Quale profumo, quale canto, quale orchestra è paragonabile alla dolcezza del Figlio di Dio che si dona per l'uomo e s'incontra con l'uomo?

L'amore unito agli sguardi incontra il giovane ricco.
Lo sguardo aspetta al pozzo la samaritana e legge nel suo cuore.
Cuore che si lascia bagnare di lacrime i piedi e si li lascia baciare e ribaciare, cuore che gradisce l'olio profumato versato sui capelli.
Passi che si avvicinano a una donna che piange al Getsemani.
Tenerezze che accolgono sul suo petto il discepolo che Lui amava.
Sentimenti profondi di un figlio che si preoccupa della madre affidandola al discepolo che Egli ama.
Richiesta amorevole al Padre di perdonare ai suoi carnefici, perché non sapevano quel che stavano facendo, proprio nel momento in cui non gli era nemmeno più concessa l'aria per respirare.

Profumi questi che s'innalzano al cielo di un cuore senza peccato che ha cercato, ha incontrato e ha trovato una compagna per l'eternità: la Chiesa.

Per acquistarsela è andato oltre ogni limite: si è lasciato trafiggere il cuore stesso, da dove ogni suo sentimento più profondo si era manifestato al mondo.

Nella sua Persona, ogni parte è stata ferita, trafitta, lacerata.
Le mani che erano state impegnate a guarire: inchiodate!
I piedi che volgevano i loro passi sempre verso di noi: inchiodati!
La lingua che ci consolava e ci insegnava con le sue dolci e autorevoli parole, prosciugata come l'arido deserto, inaridita con l'acido aceto.
Il capo ferito di spine e bastonato, lì, dove ogni suo pensiero 
e preghiera era rivolta unicamente al Padre per il nostro bene.
Il suo corpo dignitoso, il corpo di un Re flagellato con flagelli a punta,
 rivestito di un abito regale in segno di scherno.
Su quel corpo gli sputi non gli furono risparmiati.
Il suo corpo, vestito decorosamente con una tunica 
cucita tutta d'un pezzo, fu lasciato nudo nella vergogna.

Questo è l'Agnello di Dio, l'Olocausto offerto sull'altare del Levitico, da qui si elevano al cielo i molti profumi, incensi e aromi graditi a Dio.

"Ora, nella risurrezione, ogni strumento, ogni canto, ogni lode, ogni profumo di adorazione si uniscono in un coro accordato alla perfezione, unito dai cieli alla terra da un' immensa orchestra di strumenti e voci, ridandoti l'amore, quello che Tu, da quella croce hai largito, non con melodie, ma con un gran grido che tutto il mondo ha udito e ancora ode attraverso la tua Parola , perché tutto il mondo ha saputo e sa, che sei stato abbandonato da Dio per amore e per trovare la relazione vivente con noi, quella relazione d'amore che Dio non avrebbe più potuto riavere senza di Te".

Daniela Michelin Salomon

1 commento: