martedì 23 aprile 2013

Tenacemente saldi nella speranza

Leggere il Salmo 42.

"Un abisso chiama un altro abisso al fragore delle tue cascate, tutte le tue onde e i tuoi flutti sono passati su di me" (versetto 7). "Le mie lacrime son diventate il mio cibo giorno e notte" (versetto 3).

L'acqua può essere presa come immagine di grandi sofferenze che passano sull'anima, sull'abisso più profondo dell'universo; chi infatti lo può riempire se non l'Iddio infinito?

Un abisso chiama un altro abisso, cerca cioè il conforto di qualcuno che gli assomiglia, ma spesso rimane, come per il Signore Gesù nel Gestemani, solo una ricerca insoddisfatta; i discepoli non sono stati capaci di vegliare con Lui una sola ora! Le cascate cadono, e le onde e i flutti passarono su quell'anima nell'orto dell'agonia, ma in modo particolare nel dolore della croce del Golgota.

Gocce di sofferenza sono pure le lacrime; infinite gocce sono le cascate d'acqua, ma in questo preciso momento stò osservando un qualcosa di curioso che non mi spiego e che non ho mai notato prima d'ora così da vicino! Su ogni filo d'erba intorno a me, proprio in punta allo stelo, c'è un argentea piccola goccia d'acqua, non c'è ancora il sole, eppure tutte brillano proprio come fossero argento!

Ma come fanno a stare lì in punta? Perché non cadono? O perché non scivolano lungo il pendio dello stelo? Si alza un leggero vento, scuote i fili d'erba e le gocce non precipitano; ma chi è che le ha appiccicate così saldamente?

La fragilità più assoluta, potrebbe essere paragonata a una goccia d'acqua posta in queste condizioni estreme, che però non cade!

Credo che "quando son debole, allora son forte" (2 Corinzi 12:10), sia qualcosa del genere, come pure qualcos'altro che gli assomiglia è l'anima che è abbattuta ed è agitata, colma di fragilità, come nei versetti 5,11 del nostro salmo e il versetto 5 del salmo 43: "Perché ti abbatti anima mia? Perchéti agiti in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora, egli è il mio Salvatore e il mio Dio". L'anima tranquilla al vento stà lì, tenacemente superiore alle circostanze; non cade, rimane salda nella speranza che giungerà il giorno che ancora celebrerà il Signore, perchè Egli è il suo Salvatore e il Suo Dio.

Salmo 42 - Quale cerva che assetata
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1 commento:

  1. Accresci la nostra fede, Signore Gesù. Accresci la mia fede, la mia anima non si stanca di cercarti

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