sabato 6 luglio 2013

E' stato un buon combattimento (Testamento spirituale del pastore Roberto Nisbet)

Scrivendo al suo giovane collaboratore Timoteo, l'apostolo Paolo lo esorta a "combattere il buon combattimento della fede" (1 Timoteo 6:12).

Dire che la vita cristiana è un combattimento potrebbe sembrare una banalità.

Tutta la vita umana è accompagnata da una dura lotta, a in questa lotta l'umanità è sostenuta dalla speranza del successo. Anche ciascuno di noi è sostenuto dal pensiero che con la propria volontà, i propri talenti raggiungerà il suo ideale. Il successo è il metro con cui giudichiamo la storia. Qualcuno ha detto che chi trionfa è venerato e, al contrario un generale vincitore diceva ai Romani: Guai ai vinti!

Ma se noi interroghiamo i Vangeli troviamo un punto di vista alquanto diverso. Gesù non ha mai presentato ai suoi discepoli l'ideale del successo. Anzi proprio Pietro lo ha salutato come Figlio di Dio, Gesù ha annunziato la sua prossima condanna a morte, che è a dire il fallimento della sua missione (Luca 9: 22). Certamente i discepoli non capirono quel che Gesù ha aggiunto parlando della sua resurrrezione.

Anche la TEV, nei sedici anni di attività, non ha ottenuto il successo che sperava. Eppure il suo è stato un "buon combattimento" perché è stato sorretto dalla fede.

La fede di cui parla la Scrittura non è una semplice adesione dell'intelletto a una confessione di fede, ma è la fede nel Cristo risorto.

Al di là di quello che si vede e che è solo per un tempo, c'è la realtà di Dio. c'è l'affermazione che il regno di Dio avrà l'ultima parola.

Per questo la TEV chiude una parentesi nella storia della Chiesa, guardando al futuro.

SAPENDO CHE LA VOSTRA FATICA NON E' VANA NEL SIGNORE.


Maggio 1991

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