martedì 4 marzo 2014

Collaborazione


"...la  guerra che si annunciava era considerata un'impresa del popolo tutto intero. Durante il mese di aprile, di comune accordo, i pastori esortavano i fedeli a sostenere Janavel e i suoi "Banditi", nella loro opera di redenzione valdese. Durante il culto di Pentecoste, il 13 maggio 1663, dei vibranti appelli si udirono in ogni tempio. Possediamo delle testimonianze significative, come questo breve rapporto di una brava donna di Rorà, Jeanne Aghit, che raccontava di "avere udito il nostro "ministro", chiamato Monsieur Pastre, dire che bisognava essere tutti come dei fratelli, sostenerci gli uni gli altri, e sostenere particolarmente, il così chiamato, Josué Janavel e la sua truppa, come difensori di queste Valli" e quello di un abitante di Villar, Barthélemy Stalliat, che diceva di avere udito il nostro "ministro", Monsieur Bech, che pregò nel suo sermone di restare tutti uniti come dei fratelli e di non combattere contro i "Banditi" perché sono i nostri guardiani e ci difendono tutti..."

Particolarmente solenne fu, in quel giorno, il culto al tempio del "Chabas", dove Janavel stesso era presente in mezzo ai fedeli e dove il pastore Michelin commosse profondamente il suo                                                                                               uditorio con ardenti invocazioni alla concordia e                                                                                     alla collaborazione.
                                                                                    (dal libro "Janavel" di Attilio Jalla)

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