mercoledì 5 novembre 2014

Mi è stato chiesto

Mi è stato chiesto: "Perché ripercorrere i sentieri antichi?"; "A cosa è servito S.A.V.?"

Beh! E' come se mi chiedessero, cosa ti serve vivere?
Se dovessi elencare tutte le bellezze della vita che per grazia Dio mi ha concesso non mi basterebbero 100 anni della mia breve esistenza, perché ogni giorno ho qualche nuova grazia conferitami da Dio che non mi permette di fermare la  riconoscenza del mio cuore e il mio stupore; e così, il ripercorrere i sentieri antichi della fede è come inoltrarsi nella scoperta di ricchezze che hanno un valore eterno.
Il valore di un movimento spirituale, come può essere quello di SAV (Sentieri Antichi Valdesi) è l'onore supremo conferito da Dio di essere una voce nel deserto insieme a ad altre voci che si incontrano con uno scopo: mantenere accesa la fiamma del santuario per servire Dio giorno e notte nel suo tempio. Non ci sono parole sufficienti e tempo abbastanza lungo che permetta di descrivere la bellezza di ciò che supera ogni bellezza dell'esistenza.
L'Apocalisse che sto rileggendo, mi indica un segreto per coloro che si trovano nella Laodicea, per coloro che lasciano entrare Cristo aprendo la porta del proprio cuore: è l'intimità, è la comunione con Lui, è il cenare con Lui...credo che valga la pena ripercorrere i sentieri antichi dell'obbedienza alla Parola di Dio, per comperare dell'oro purificato con il fuoco, per arricchirsi e vestirsi di vesti bianche e del collirio per vederci bene; e se spesso ci si sente soli, non c'è da stupirsi perché nella Laodicea Cristo non chiama le masse, ma solo qualcuno: "Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me" (Apocalisse 3:20).
Daniela

3 commenti:

  1. Commento proprio oggi nel mio blog Luca 14,25-26: In quel tempo, siccome molta gente andava con lui, Gesù si voltò e disse: «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.

    Molta gente viene dal Signore, ma pochi sono quelli disposti a seguirlo nel modo in cui lui vuole. Molti preferiscono crearsi delle comode strade fatte di certezze mondane, di sicurezze false prese altrove.

    Io sono felice di camminare con te su quel piccolo ma saldo sentiero di montagna che è il Vangelo! Il sentiero antico della Parola dell'Eterno, che non ti fa 'sconti' lungo il cammino, ma, ne siamo certi, è il solo che ci fa arrivare alla vetta!

    Un abbraccio Daniela!

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  2. Perché percorrere sentieri antichi? C'è chi è abituato ad andare in autostrada, in treno, in aereo o in crociera (con tutti i rischi che essi comportano), ma il piacere di percorrere un sentiero con le proprie gambe (vecchio o nuovo che sia) ha il suo fascino e la sua importanza. Il sentiero è un po’ come una strada stretta, dove non passa tante gente. In questo c’è una selezione naturale dovuta a diversi motivi. Un sentiero è la conseguenza di una scelta; è un percorso meditato e voluto; ha le sue incertezze e pericoli. A volte è un’avventura. Per non andare allo sbaraglio o imprudentemente, c’è chi sceglie una guida oppure si documenta prima di partire. In questo caso c’è un obiettivo o una meta.
    Nella vita, e in quella di fede, è lo stesso. La si può percorrere a caso, e continuare così, oppure se si vuol essere sicuri, accettare l’accompagnamento o le istruzioni che Dio offre indistintamente a tutti quanti (non solo quelle di occasionali passanti) attraverso la persona mediatrice di Gesù Cristo. Chi l’ha fatto, con tutti i suoi limiti ed errori, non se ne è pentito.
    Ecco, il sentiero antico è quel percorso in cui non si arriva immediatamente alla fine, senza aver scoperto tutti i dettagli belli ed importanti (per le esperienze fatte con Dio da chi ci ha preceduto) del vecchio tracciato. Gli errori, le incertezze di quelli là sono segnali importanti per non ripetere gli stessi errori ed avere gli stessi dubbi. Tirare dritto e né cadere, né deviare, né perdere l’orientamento. Percorrere i sentieri antichi significa ritornare alle stesse motivazioni che spinsero i “padri della chiesa” ad attenersi alla Parola che Dio aveva loro data come guida, come pali indicatori, segnali inequivocabili del tracciato prestabilito dall’ideatore del viaggio: Dio Padre. Percorrere i sentieri antichi, non vuol dire “tornare indietro”; se mai rivedere il percorso (succede) per capire dove c’è stato un bivio che ci ha fatto smarrire la strada giusta e riprenderla con quella serenità necessaria per giungere alla méta. Nel sentiero antico non si è soli, s’incontrano molti viandanti accomunati da uno stesso sentimento: quello di sentirsi amati, di amare in modo vero e giusto (senza equivoci e ambiguità) perché Dio è la realtà invisibilmente presente.
    Perché percorrere sentieri antichi? O meglio percorre “quel” sentiero antico? Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in lui; 7 radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento (Colossesi 2:6). Chi non vuol farlo esamini se stesso e si chieda se “ha ricevuto Cristo Gesù”!

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