lunedì 16 gennaio 2017

Le due facce della stessa medaglia

"Poi udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò? E chi andrà per noi?" Allora io risposi:" Eccomi, manda me!" Ed egli disse:"Va', e di' a questo popolo: 
"Ascoltate, sì, ma senza capire!
guardate, sì, ma senza discernere!"
Rendi insensibile il cuore di questo popolo,
rendigli duri gli orecchi,
e chiudigli gli occhi,
in modo che non veda con i suoi occhi,
non oda con i suoi orecchi,
non intenda con il cuore,
non si converta e non sia guarito" (Isaia 6:9).

"Per questo parlo loro in parabole, perché,
vedendo, non vedono;
e udendo non odono né comprendono.
E si adempie in loro la profezia di Isaia che dice:
"Udrete con i vostri orecchi e non comprenderete;
guarderete con i vostri occhi e non vedrete;
perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile,
sono diventati duri d'orecchi e hanno chiuso gli occhi,
per non rischiare di vedere con gli occhi
e di udire con le orecchie, 
e di comprendere con il cuore
e di convertirsi,
perché io li guarisca." (Matteo 13:13)

Isaia viene incaricato da Dio per un mandato, quello di dichiarare una sequenza di azioni che rientrano nell'azione prima di Dio, la quale risiede nella Sua volontà, cioè quella di rendere insensibile il cuore del popolo producendo in questo modo una sequenza di azioni che non permette più al popolo di essere guarito.

Anche il Signore Gesù dichiara che parla alla gente in parabole perché vedendo non vedono, (non c'è scritto: affinché non vedano!!), le parabole sono raccontate per specificare "per carcare ancora più la mano" sul fatto che proprio essi "non vedono"!

Tutto ciò rientra nell'azione prima della volontà e decisione di Dio; però la sequenza di azioni continua, questa volta sono le azioni dell'uomo. Lo Spirito Santo riporta lo stesso versetto  di Isaia nell' ev. di Matteo e indica l'altra faccia della medaglia: cioè la conseguenza seconda dell'atto primo dell' azione sovrana di Dio, cioè l'azione responsabile dell'uomo: è il cuore dell'uomo che si è fatto insensibile; sono le loro orecchie che sono diventate dure, sono loro che hanno chiuso gli occhi per non rischiare di vedere con gli occhi e di non udire con gli orecchi, e di comprendere con il cuore perché il Signore li guarisca.

Cosa c'è da ridire a tutto questo?
La distanza è immensa, direi infinita, fra Dio e l'uomo... in questo fatto sta tutto ciò che la mente umana non può sondare, malgrado lo possa percepire attraverso le Scritture e la rivelazione dello Spirito Santo.

Daniela





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