mercoledì 26 dicembre 2012

Morire al peccato

Morire al peccato è un cessare dal commettere peccato, un cessare d'amare il  mondo, un cessare d'amare se stessi, un cessare di idolatrare, un cessare di compiacersi in cattivi pensieri, in affetti perversi, in azioni inique. Vivere per la giustizia non significa solamente vivere per praticare tutto ciò che è il bene, ma vivere la comunione con Cristo.

Gli Ebrei scelti dall'Eterno non sono mai stati lontano da Dio, essi osservano e praticano la Parola di Dio, ma non hanno accettato la vittima espiatoria, Cristo- il riscatto dalla maledizione della Legge, questa fu l'unica loro disubbidienza. Essere buoni quindi a Cristo non basta, poiché così facendo non lo riceviamo dentro il nostro spirito (la nostra personalità ).

Leggiamo nella Bibbia:
E qualunque cosa chiediamo la riceviamo da Lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo ciò che gli è gradito" (1 Giovanni  3: 22).

Il primo comandamento a mio parere è accettare la salvezza che ci offre Cristo per mezzo delle sue lividure.
Dopo di chè si entrerà in comunione con Dio (Dio è Cristo) e quindi riceviamo l'illuminazione di cosa e quale sia il vero amore, poiché Dio è amore. Nel profeta Isaia sono riportate le lividure le quali rappresentano tutte le sofferenze patite da Cristo per la salvezza dei peccatori. "Mediante i suoi patimenti", dice l'apostolo Pietro, "siete stati sanati"; sanati nella coscienza, liberata dal rimorso mediante il perdono, e sanati nel cuore e nella vita con l'essere affrancati dal peccato che è la peggiore delle infermità e dipendenza fisica e psichica. 

(Anonima di Sentieri Antichi)
--------------------------------------------

Nessun commento:

Posta un commento