venerdì 28 dicembre 2012

Arcobaleno

Dopo il temporale che si scatena con un forte vento che piega gli alberi, con lampi e tuoni nel cielo minaccioso, le infinite gocce nell'aria attraversate dai raggi del gigante celeste, ci dipingono nel cielo, i colori stessi della luce del sole.

La Parola di Dio non ha un solo colore, come si vuole far spesso credere alla gente, mettendola con le spalle al muro appena tenta di pronunciare un cosiddetto giudizio. Per certi pastori la Bibbia ha solo due colori : "amore" e "non giudicare"; fondandosi su queste sole due basi non si potrà mai vedere "l'arcobaleno" prodotto dal sole della giustizia.

Nella prima breve parte di Efesini 5, vediamo i colori dell'arcobaleno prodotto dalla giustizia della luce che illumina ogni particella della nostra vita, per insegnarci a come comportarci di fronte a svariate situazioni e problematiche.
  • Essere imitatori di Dio.
  • Camminare nell'amore.
  • NO a cose sconvenienti (impurità, ecc.)
  • Non essere compagni di fornicatori ecc.
  • Comportarsi come figli della luce.
  • Esaminare cosa sia gradito al Signore.
  • Non partecipare alle opere delle tenebre.
  • Denunciare le opere delle tenebre.
  • E' vergognoso il solo parlare di ciò che si fa nelle tenebre.
  • Risvegliarsi e risorgere dai morti.

 Alla luce di questo sole che nulla nasconde, ci troviamo di fronte a un processo dove "tutte le cose, quando sono illuminate diventano manifeste; poiché tutto ciò che è manifesto, è luce" ( Efesini 5: 13-14).

Può capitare che gli arcobaleni a volte siano solo parziali nei loro colori, o che si posino con le loro estremità ai piedi di due monti vicini senza abbraccciare l'intera valle, essi permettono comunque di intravedere i colori del sole riflessi nelle gocce vaganti nel'aria. Così le confessioni di fede, non raggiungeranno mai la Parola di Dio, ma sono comunque dei semafori forse scrostati ed imperfetti, ma che indicano il momento giusto per passare.

" Fu in risposta al Parlamento di Torino che i Valdesi presentarono un'apologia della loro fede in dieci articoli... è uno scritto di circostaza, compilato fors'anche in fretta... ecco un riassunto dei dieci articoli:

  1. Crediamo e riteniamo tutto ciò che è contenuto nella Sacra Scrittura del Vecchio e del Nuovo Testamento, ed è sommariamente compreso nel Simbolo degli apostoli.
  2. Confessiamo e riteniamo SS. Sacramenti istituiti da Gesù Cristo, secondo il vero uso della loro istituzione.
  3. Approviamo tutto ciò che è contenuto nei simboli dei primi quattro Concili ecumenici (Nicea, Costantinopoli, Efeso, Calcedonia ), nonché nel Simbolo di Atanasio.
  4. Riteniamo i Dieci Comandamenti.
  5. Riconosciamo le autorità superiori e vogliamo essere sottomessi ad esse in tutte quelle cose che non ripugnano ai comandamenti di Dio, Supremo Signore e Padrone di tutti.
  6. Respingiamo la messa celebrata dai preti, 
  7. ... e la confessione auricolare;
  8. Amministriamo il battesimo come Cristo l'ha istituito, senza aggiunta né diminuzione, senza sale né olio né altre cose simili.
  9. Seppelliamo i morti onorevolmente, con bella compagnia e con sante esortazioni, ma senza ceri e suon di campane.
  10. Respingiamo tutte le tradizioni proposte per irretire le coscienze e per imporre ad esse degli obblighi contrari alla Parola di Dio.
(da "Storia dei valdesi" di Ernesto Comba).

Se poi, in estate , vogliamo annaffiare il nostro giardino con una girandola in una giornata di sole ecco che appare un piccolo arcobaleno che corona i nostri fiori. Così i ministri di Dio fedeli alla Bibbia che curano il gregge conducendolo alla Verità, trasmettono i vari colori della volontà di Dio, e a loro va dato doppio onore secondo la Scrittura stessa: "Gli anziani che tengono bene la presidenza , siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento" (1 Timoteo 5:17).

Se poi l'onore non vien dato loro dagli altri ministri infedeli, che Dio susciti uomini e donne coraggiosi che sappiano circondarli col loro affetto e le loro preghiere e se è il caso cacciare dai propri territori gli impostori ( In questo modo ragionavano gli antichi Valdesi).
"Nel 1556, infatti, il parlamento di Torino mandò una delegazione ad Angrogna per intimidire la cessazione del culto pubblico, inaugurato l'anno precedente. I Valdesi rifiutarono d'obbedire, rispondendo: "Se tollerate gli Ebrei ed i Saraceni che sono nemici del nome di Cristo, lasciateci vivere in pace nei nostri monti, quando dovete convenire che adoriamo Iddio e crediamo nel Redentore". Ma i due emissari replicarono bruscamente:" Questo non ci riguarda. Vi ordiniamo di consegnarci i vostri ministri e i vostri maestri". Seguì, naturalmente, un nuovo deciso rifiuto dei Valdesi; allora il presidente di San Giuliano si ritirò, cavandosela con un motto di spirito: 'Ebbene, ve li lasciamo in custodia'"
 "Non era purtroppo possibile ricorrere a vie legali per sbarazzarsi dei frati che , volpi e lupi ad un tempo, si rendevani sempre più odiosi ed insopportabili. Come cacciarli, se agli uomini era severamente proibito toccarli? Ci pensarono le robuste contadine di Rorà e di Villar, le quali per farla finita senza dar loro pretesti di atteggiarsi a vittime di maltrattamenti, se li presero sulle spalle e li portarono via di peso, fuori dai loro paesi dove la loro presenza s'era chiarita piacevole e desiderabile quanto la peste"

(Ernesto Comba, "Storia dei Valdesi")

Per ritornare al nostro arcobaleno che come definizione è la conseguenza della dispersione e della rifrazione della luce solare contro le pareti delle gocce stesse che diventano come "decodificatori" dei colori che non possiamo vedere osservando (se possibile) il sole, rimaniamo senza parole...miracoli!

" ...per la tua luce noi vediamo la luce" (Salmo 36:9).
Nessuna parola può esprimere al cuore l'amore di Cristo, fino a quando Gesù stesso non gli parla. Fino a quando il nostro Emmanuele non si rivela nell'intimo, l'anima non lo può vedere. Se tu volessi ammirare il sole raccoglieresti tutte le comuni fonti di illuminazione, cercando in qualche modo di ricreare l'astro del giorno? No, l'uomo saggio sa che l'astro deve rivelarsi da solo, e soltanto tramite la sua stessa luce quella potente lampada può essere visibile. La medesima cosa accade con Cristo". Tu sei beato, Simon di Giona", Disse Gesù a Pietro, "perché la carne ed il sangue non ti hanno rivelato questo". La purificazione della carne e del sangue tramite l'educazione, o elevate facoltà intelletuali non possono rivelare Cristo. Lo Spirito di Dio deve venire con potenza ed adombrare l'uomo con le sue ali, allora , nel luogo santissimo, il Signore Gesù può rivelare se stesso all'occhio santificato, mentre non lo fa con chi ha la vista corta. La gente con la vista annebbiata non può vedere niente delle glorie ineffabili dell'Emmanuele: Egli stà loro dinnanzi senza forma e bellezza, "una radice che esce da un arido suolo", rifiutato dai vanagloriosi e disprezzato dagli orgogliosi. Soltanto dove lo Spirito santo ha toccato gli occhi con il collirio, ha vivificato il cuore con la vita divina, ed ha educato l'anima alle cose celesti, soltanto allora Egli viene compreso. A te che credi, Egli è prezioso, è la roccia della tua salvezza, il tuo tutto; ma per gli altri Egli è "una pietra d'inciampo e una pietra d'intoppo". Beati coloro al quale il Signore si manifesta, poiché la sua promessa è quella di dimorare presso di loro. O Gesù, nostro Signore, il nostro cuore è aperto, vieni e non uscire mai più. Rivelati a noi ora! Concedici di ammirare il tuo fascino che conquista ogni cosa" (Charles H. Spurgeon). 

 Daniela Michelin Salomon
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