venerdì 7 dicembre 2012

Le tre rose dei venti per ritrovare i sentieri antichi valdesi

"Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito" ( Giovanni 3:8 ).

La rosa dei venti rappresenta schematicamente la provenienza dei venti.
La rosa dei venti è anche uno strumento grafico di analisi statistica per dati direzionali.
La compilazione di una rosa dei venti è anche uno dei passaggi preliminari per la costruzione delle piste degli aereoporti, visto che le migliori condizioni di decollo e atterraggio si hanno controvento, in direzione parallela a quella del vento.

Il vento dello Spirito soffia dove vuole, e per chi ha ancora un po' di buon senso spirituale e di onestà, riconoscerà in sé stesso e pubblicamente che "il vento dello Spirito" nel passato ha soffiato sulla sua Parola che è la Bibbia, sul tempo della Riforma attraverso i famosi riformatori, e anche sui valdesi che hanno dato la loro vita per la testimonianza dell'Evangelo che non muta.

La Parola di Dio, i riformatori, i valdesi martiri con le confessioni di fede tipo quella del 1655, sono le tre rose dei venti che possono riuscire a delinearci i margini di quei sentieri antichi valdesi  nascosti dalle foglie, dai rovi e dai rami secchi.

Per compilare una rosa dei venti che ci permetta di volare bisogna purtroppo tener conto della necessità di andare controvento e in direzione parallela a quella del vento.

Ritrovarsi contovento è dura e non mollare la posizione parallela al vento diventa conflittuale, eppure questo è l'unico modo per decollare senza problemi ( a buon intenditore poche parole!)

Ultimamente una nuova rosa dei venti si è disegnata nella storia con dei colori smaglianti, ornata di dignità e onore...

Nel 1982 si tenne a Chicago un congresso per chiarire il significato della totale veracità della Scrittura.

La Dichiarazione sull'ermeneutica biblica è frutto di questo congresso a cui parteciparono un centinaio di studiosi evangelici che, con le loro relazioni e contro-relazioni diedero luogo ad un'imponente documentazione di più di mille pagine. Fra gli studiosi di diversa estrazione che hanno redatto i documenti di Chicago vi sono: James Montgomery Boice, Carl F.H.Henry, Kenneth Kantzer, J.I.Parker, Francis Schaeffer e R.C.Sproul.

Forniamo qui i 25 articoli sintetizzati (la formulazione degli articoli con un commento si trova a questo indirizzo).
  • Articolo 1 - L'autorità di Cristo e quella delle Scritture sono inseparabili.
  • Articolo 2 - L'umanità e la divinità di Cristo sono inseparabili. Analogia con Cristo.
  • Articolo 3 - La necessità della lettura Cristocentrica delle Scritture.
  • Articolo 4 - Lo Spirito Santo è coerente con sé stesso ieri ed oggi.
  • Articolo 5 - Per la corretta comprensione delle Scritture è indispensabile l'opera dello Spirito Santo.
  • Articolo 6 - La Rivelazione è comunicata attraverso l'oggettività di proposizioni bibliche dal significato certo.
  • Articolo 7 - Benché varie possano essere le applicazioni, il significato di un testo biblico è unico, definito e stabile.
  • Articolo 8 - E' la Bibbia stessa a stabilire quali affermazioni siano da intendere universali e quali circostanziali.
  • Articolo 9 - L'ermeneutica copre tutto il processo di comprensione e di applicazione di un testo.
  • Articolo 10 - La Rivelazione si manifesta nella Bibbia in una molteplicità di generi letterari.
  • Articolo 11 - L'accurata traduzione in altre lingue delle Scritture è legittima e necessaria.
  • Articolo 12 - Per la traduzione delle Scritture sono legittime e necessarie equivalenze funzionali.
  • Articolo 13 - Lo studio dei generi letterari è una disciplina legittima.
  • Articolo 14 - Tutti gli avvenimenti che la Scrittura presenta come fatti storici sono da considerarsi tali.
  • Articolo 15 - Un testo biblico va inteso per quello che dice analizzando la sua grammatica e il suo contesto.
  • Articolo 16 - E' legittimo l'utilizzo dela critica testuale per stabilire quali possano essere stati i testi biblici originali.
  • Articolo 17 - Tutta la Scrittura testimonia della sua unità, armonia e coerenza ed essa è la migliore interprete di sé stessa.
  • Articolo 18 - L'interpretazione che un testo dà di un altro testo biblico è sempre vera. Unicità e ampiezza del significato.
  • Articolo 19 - L'intrpretazione corretta delle Scritture implica l'analisi critica dei presupposti dell'interprete che sempre influiscono sulla comprensione del testo.
  • Articolo 20 - Ogni verità procede da Dio: l'osservazione scientifica può gettare autentica luce sul significato delle Scritture, ma sempre in armonia con esse.
  • Articolo 22 - I racconti dei primi capitoli della Genesi sono da considerarsi fattuali e storici.
  • Articolo 23 - Benché non tutto sia immediatamente comprensibile, la Scrittura è chiara al riguardo del messaggio della salvezza.
  • Articolo 24 - La comprensione della Bibbia non dipende obbligatoriamente dall'opera dei biblisti esperti in questo campo, ma essa non può essere ignorata.
  • Articolo 25 - Il solo genere di predicazione capace di comunicare la rivelazione di Dio è quella espositiva.


Daniela Michelin Salomon 

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