venerdì 15 febbraio 2013

Il Santuario


"C'erano dei principi del santuario, e dei principi di Dio (...) Così furono classificati per il loro servizio, affinché entrassero nella casa del Signore" (1 Cronache 24:5,24) 
"Oh, quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eseciti! L'anima mia langue e vien meno, sospirando i cortili del Signore(...) Beati quelli che abitano nella tua casa e ti lodano sempre! Beati quelli che trovano in te la loro forza, e hanno a cuore le vie del Santuario!" (Salmo 84: 1,2,4,5). 
"Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser. Era molto avanti negli anni (...) Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere" (Luca 2:36,37). 
"Abbiamo un sommo sacerdote (...) ministro del santuario e del vero tabernacolo, che il Signore e non un uomo, ha eretto" (Ebrei 8:1,2) 
"Ma venuto Cristo, sommo sacerdote dei beni futuri, egli, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto da mano d'uomo, cioè, non di questa creazione, è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo (Ebrei 9: 11,12). 
"Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo (...) avviciniamoci con cuore sincero (...)" (Ebrei 10:19,22). 
La mia gioia, oh Dio, il mio bene è di accostarmi a te, nella tua dimora, nel luogo più segreto della tua casa, alla tua presenza, lontano dalle tempeste, dai turbini di vento e dalle agitazioni. Arriverà il tempo in cui non ci sarà più tempio, perché tu stesso, oh Dio onnipotente e l'Agnello sarete tempio; giungerà il momento in cui non ci sarà più bisogno di lampada, né di sole, né di luna perché la tua gloria ci illuminerà e l'Agnello sarà la nostra lampada. (Apocalisse 21:22,23).
Lì, in quel luogo, c'è festa, una gran festa eterna, un banchetto di cibi prelibati, una gioia perfetta, una pace inalterabile, il tuo sguardo accogliente. Il passato tenebroso è cancellato persino dalla memoria, perché la tua luce ha allontanato ogni tenebra.

Chi non vorrebbe trovarsi in questo luogo? Chi non vorrebbe avvicinarsi a te, alla tua casa, alla tua dimora, al tuo tempio, al luogo santissimo per quel sentiero, quella via recente e vivente che tu hai inaugurata?

Tutto è pronto...io mi accosto con cuore riconoscente e lieto, cantando e danzando e ripetendo: "Tutte le fonti della mia gioia sono in te!" (Salmo 87:7)

Apritevi, celesti luoghi! Apritevi porte dei cieli, Ecco il Re di gloria! Chi è questo Re, questo vincitore? E' Gesù, il Redentore, che ritorna dalla vittoria.

Con Lui noi entreremo, con Lui noi regneremo in questa gloria eterna. Apritevi, porte dei cieli! Sussultate, celesti luoghi, di una nuova gioia.

(Testo tradotto dall'inno francese valdese n. 58 - Psaumes et Cantiques).

Daniela Michelin Salomon

1 commento:

  1. Grazie per la tua poesia della fede, sorella! Che la tua anima possa sempre essere nella pace del suo Tempio! Amen.

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