martedì 26 febbraio 2013

Servizio spirituale

"Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode; cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome" (Ebrei 13:15). 
"Vi esorto dunque, fratelli, per la mansuetudine di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale" (Romani 12:1). 
"I veri circoncisi siamo noi che offriamo il nostro culto per mezzo dello Spirito di Dio, che ci vantiamo in Cristo Gesù, e non mettiamo la nostra fiducia nella carne" (Filippesi 3:3).
Per natura l'uomo è religioso, si sente cioè appagato in pratiche rituali; rassicurato svolgendo, anche per tutta la vita, dei modi di fare abitudinari, insegnati fin dall'infanzia, che danno una certa sicurezza.

Non vuol dire che chi si attiene alle pratiche religiose non lo faccia sinceramente, ma quando i metodi religiosi appagano fino a farti sentire a posto, perché hai adempiuto al tuo dovere, il tuo culto settimanale, allora qualcosa non funziona!

Il non percepire che una forma religiosa, fatta anche in nome di Cristo, non può e non deve accomodarci nell'appagamento di una giustizia "di facciata", con la soddisfazione di essere rimasti nel "nel gregge", è sintomo, a mio avviso, di grave malattia spirituale, perché la tua giustizia è valutata sulla base di una tua frequenza in una comunità o chiesa e non se tu ami il Signore e temi la sua Parola.

Quando Cristo diventa il centro attorno al quale ruota ogni nostro interesse, ed è Lui e la sua Parola il centro del radunamento e non la "madre Chiesa", allora noi siamo i veri circoncisi, il nostro culto diventa spirituale essendo un servizio di lode, cioè labbra che confessano il suo nome, e un dono dei nostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio.

Daniela Michelin Salomon

1 commento:

  1. Grazie per la tua meditazione Daniela. S sposa bene con il mio commento al Vangelo di stamani...

    Buona giornata!

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