domenica 3 marzo 2013

Diamanti d'acqua

"Gesù le rispose: "Chiunque beve di quest'acqua avrà sete di nuovo; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che scaturisce in vita eterna" (Giovanni 4:13,14).
Dopo una giornata di lavoro alla fattoria, ritorno a casa quando è già buio da un bel pezzo.

Percorro un sentiero sterrato, che, benché l'oscurità mi avvolga, non posso sbagliare per l'infinità di volte che l'ho già percorso. E' il momento per osservare, per ascoltare, per respirare profondamente l'aria fresca.

Il buio è fitto, perché non ci sono lampioni. Nel cielo, verso il quale inevitabilmente alzo lo sguardo, le stelle brillano decise, non turbate dall'inquinamento luminoso.

Nel fondovalle, spunta lentamente la luna dal monte; tonda, luminosa, rigata dalla sagoma degli alberi. Il sentiero si illumina e io tendo l'orecchio, come è mia consuetudie, per udire i rumori, i suoni, per percepire che cosa si agita nella valle.

Sempre, durante l'arco dell'anno, attenuandosi d'estate, c'è un lieve rimbombo continuo che attraversa la valle del Pellice: è l'acqua del fiume che nei periodi di piena scorre talmente con impeto, che si sentono le pietre rotolare nella acqua fredda.

Il fuoco, un incendio, lo puoi spegnere, ma l'acqua di un fiume non la puoi fermare; deve scorrere, andare verso il mare. Questo elemento inodore, insapore, senza colore e senza forma è una potenza indomabile di vitale importanza per l'esistenza, e nasce da una fonte che non va trattenuta, anzi neanche la si può trattenere.

Così è di chi è nato dallo Spirito; l'acqua dello Spirito non va trattenuta in sè stessi, deve scorrere fuori dalla fonte, perché, se diventa stagnante, si trasforma in acqua fetida, che non produce la vita; perciò non si deve provare di trattenerla, visto che la sua vitalità dipende dallo scorrere, dal lasciar la fonte buttar fuori le sue generose acque per produrre nuova energia, sostanza dissetante, utile a innumerevoli necessità.

Ed ora vai!...osserva nuovamente la luna sospesa nel cielo, che illumina i prati bianchi di neve seminati da infiniti diamanti di un gran valore, per quegli occhi che sanno intravedere in essi, la preziosa acqua trasformata in gemme luminose e vere.

Daniela Michelin Salomon.

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