sabato 6 aprile 2013

Amare senza prescindere dalla verità

"Figlioli, non amiamo a parole, né con la lingua, ma con i fatti e in verità. Da questo conosceremo che siamo della verità e renderemo sicuri i nostri cuori davanti a Dio" (1 Giovanni 3:18,19).

Cosa significa amare i fratelli? In questo versetto troviamo la risposta. Significa non amarli con le parole, né con la lingua, ma con i fatti e in verità.

I fatti sono quelli descritti nel versetto precedente: "Se qualcuno possiede dei beni di questo mondo e vede suo fratello nel bisogno e non ha pietà di lui, come potrebbe l'amore di Dio essere in lui?" (versetto 17)

Ma bisogna amarli anche in verità, non occupandosi solo dell'aspetto fisico, ma anche quello spirituale, cioè nella verità, in tutto ciò che procede spiritualmente dalla verità rivelata di Dio, attraverso la sua Parola.

Noi non possiamo rendere sicuri i nostri cuori davanti a Lui se ci occupiamo solo dell'aspetto materiale e fisico, senza andare oltre, e mettere le basi della verità sui sentieri della giustizia, affinché chi è zoppo non esca fuori di strada.

Anche se quaggiù non giungeremo mai alla perfezione, ma alla perfezione noi dobbiamo tendere; badiamo dunque di fare dei sentieri diritti per i nostri passi, affinché l'amore per i fratelli si concretizzi, esortandoci gli uni gli altri a camminare sul sentiero della verità, che viene concretizzata nella Verità personificata che è Gesù Cristo, "nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti" (Colossesi 2:3).

Daniela Michelin Salomon

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