sabato 13 aprile 2013

L'importanza del Libro

Nel capitolo 34 di 2 Cronache funziona tutto bene, ogni cosa è al suo posto, è una situazione che rassicura il cuore.

Il comportamento di Giosia verso Dio è eccellente, anche se il Signore, attraverso la profetessa Culda, disse: "Ecco, io farò venire delle sciagure su questo luogo e sopra i suoi abitanti, farò venire tutte le maledizioni che sono scritte nel libro, che è stato letto in presenza del re di Giuda" (versetto 24); sì! ma non durante la vita di Giosia, perchè egli si umiliò davanti all'Eterno, si stracciò le vesti e pianse. Dolce sorte lo attese, cioè quella di andarsene coi suoi padri nella pace senza vedere le sciagure che piombarono in seguito su quel luogo e sui suoi abitanti.

Quest'uomo fece ogni cosa bene anche in condizioni negative, dimostrazione che si può decidere di purificare completamente la propria vita da ogni male, anche in tempi estemamente negativi; nessuno lo può impedire!

Giosia" fece ciò che è giusto agli occhi del Signore, e camminò per le vie di Davide suo padre senza scostarsene né a destra, né a sinistra" (versetto 2)

Il problema sta  nel capire bene le vie del Signore. Nel caso di Giosia si trovò il libro della legge di Dio, dato per mezzo di Mosè; lo si trovò nella casa del Signore.

Quando volutamente si va contro la volontà di Dio e non si cammina più alla sua luce, anche se si ha la Bibbia in mano, non si capisce più quale sia il sentiero giusto da seguire, perché è come se la rivelazione fosse nascosta, esattamente come il libro poi ritrovato da Giosia che prima non veniva più letto.

"Safan, il segretario, disse ancora al re: " Il sacerdote Chilchia m'ha dato un libro". E Safan lo lesse in presenza del re." (versetto 18).

Dacci, oh! Signore il Libro, rivelaci le tue vie, affinché noi non ce ne scostiamo né a destra, né a sinistra!

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