venerdì 12 aprile 2013

Come riconoscere i falsi profeti

"Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti, per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo" (1 Giovanni 4:1).

Una domanda potrebbe sorgere leggendo questo capitolo di 1 Giovanni 4: "Come riconoscere i falsi profeti?" E' leggendo interamente il capitolo che le avvertenze emergono come segnali indicatori sui nostri sentieri.

Il Padre ha mandato il Figlio in carne per essere il Salvatore del mondo col suo sacrificio propriziatorio per i nostri peccati. Lo Spirito che riconosce pubblicamente che Gesù è venuto nella carne (versetto 2), e pubblicamente che Gesù è il Figlio di Dio ( versetto 15), Dio rimane in Lui.

Qui ci sarebbero da scrivere libri di dottrine e teologie, ma due righe possono essere più che sufficienti per capire ciò che è stato distrutto, ridotto in cenere in tanti sermoni... il messaggio che non si ode più è: che è necessario un sacrificio propiziatorio, per i nostri peccati, ciò vuol dire che siamo peccatori, ed è indispensabile un sacrificio cruento affinché il peccato sia espiato.

Il Figlio è venuto in carne per essere il Salvatore del mondo, ma non vuol dire che tutto il mondo verrà salvato, come vogliono fare intendere tanti pastori; benché l'opera di Cristo sia per tutte le genti, per tutte le nazioni, per tutto il mondo, diventa efficace solo per i "nostri" peccati, cioè per coloro che credono e ripongono la loro fiducia nell'opera di Cristo alla croce. L'opera di Cristo non è efficace per tutti, perché non tutti saranno salvati; gli empi rimarranno nei loro peccati e sotto l'ira di Dio, perché Dio li identifica con il peccato, con il peccato non espiato, vale a dire che non li può vedere attraverso il filtro della propiziazione del sacrificio di Cristo: "Chi non crede è già giudicato (al presente), perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. (...) Chi rifiuta di credere al Figlio, non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane (al presente) su di lui" (Giovanni 3:18,36).

Un'altra dottrina che viene distrutta e che individuandola ci fa identificare lo spirito dell'anticristo, e dei falsi profeti, è quando qualcuno non predica pubblicamente che Cristo è venuto in carne e nello stesso tempo sia Figlio di Dio. Se questa verità non viene predicata con forza, ciò significa non riconoscere pubblicamente Gesù. Nell'umanità di Cristo e nella sua divinità risiede tutta la potenza per la completa opera efficace della nuova creazione in Lui, e la nostra nuova identità e rigenerazione.

Daniela Michelin Salomon

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