giovedì 11 aprile 2013

Dio al centro

"Siate forti e coraggiosi! Non temete e non vi sgomentate a causa del re d'Assiria e della moltitudine che l'accompagna, perché con noi è Uno più grande di ciò che è con lui. Con lui è un braccio di carne, con noi è il Signore nostro Dio, per aiutarci e combattere le nostre battaglie (...). I servitori di Sennacherib gridarono ad alta voce, in lingua giudaica, rivolgendosi al popolo di Gerusalemme che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo, e potersi così impadronire della città. E parlarono del Dio di Gerusalemme come degli dèi dei popoli della terra, che sono opera di mano d'uomo" ( 2 Cronache 32:7,8,18,19).
Gli dèi, opera di mano d'uomo, è tutto ciò, che l'uomo crea a sua immagine, in realtà per mettere sé stesso, (le opere di mano d'uomo) come punto centrale, come fulcro intorno al quale si ruota. A Satana questo sta veramente a genio; tutti i suoi sforzi sono tesi per allontanare i nostri sguardi dal Dio eterno, onnipotente e vero. Ogni arma per arrivare a questo scopo per lui è lecita. Si inizia con poco, il sentiero retto può scostarsi anche solo di un millesimo di millimetro da Dio, ed ecco che con l'andare del tempo la linea si allontana progressivamente.

Dio al centro, quell'Uno, l'unico che ci può salvare e può aiutarci a combattere le nostre battaglie, deve avere la completa autorità sulle nostre vite, ma non solo, deve continuare ad essere il centro dove si dirigono i nostri sguardi; tutto ciò che è "opera di mano d'uomo", va bandito e allontanato. Se poi Dio onora l'uomo che confida in Lui, e gli dice: "Va, la tua fede ti ha salvato"; è di nuovo un qualcosa che deriva da Dio solo che, come conseguenza della fiducia riposta in Lui, onora chi lo onora, facendo Egli stesso conferire all'uomo che si è allineato all'amore per il Suo nome, l'onore della fede in azione.

Daniela Michelin Salomon

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