sabato 29 giugno 2013

Rifugio sicuro

"Nel giorno della paura, io confido in te. In Dio, di cui lodo la parola, in Dio confido, e non temerò; che mi può fare il mortale? (...) Loderò la parola di Dio; loderò la parola del Signore. In Dio ho fiducia e non temerò, che potrà farmi l'uomo?" (Salmo 56:3,4,10,11).

La paura è un sentimento comune agli uomini e agli animali. La paura arriva come il lampo e il tuono che spaventano sempre a morte i miei cani, che dai botti, di qualsiasi genere, scappano terrorizzati e tremanti. A Capodanno, quest'anno abbiamo trovato morto, dallo spavento dei petardi, il nostro povero cane Telin, che aveva goduto sempre di buona salute. Le cause delle paure possono essere molteplici, e tale sentimento può giungere fino al panico, al tremore, alle palpitazioni del cuore, facendo risultare il tutto: una paura mortale!

"Dentro di me palpita violentemente il mio cuore e una paura mortale mi è piombata addosso. Paura e tremito m'invadono, e sono preso dal panico" (Salmo 55:4,5).

Tutto questo può succedere non perché siamo malati, ma semplicemente umani, fatti cioè di carne, ossa e sentimenti. Può succedere di avere una paura mortale estremamente paralizzante; benché, nello stesso tempo, essa produca un desiderio di fuga talmente forte, che il salmista lo descrive in questo modo: "Oh! Avessi le ali come di colomba per volare via e trovare riposo!" (Salmo 55:6)

Tutto ciò rientra nella normalità di chi vive a contatto con molteplici problematiche causate da insicurezze. Ma la parola di Dio, che Davide loda con tanta enfasi, contiene ogni tipo di soluzione per qualunque tipo di paura! La paura del salmista è causata dall'uomo; dal mortale; dai nemici che perseguitano, dalle loro malvagità; dal tormento e dalle insidie che gli infliggono tutti i giorni combattendolo e fraintendendo le sue parole, avendo i pensieri volti sempre a fargli del male, riunendosi per mettersi in aguato, spiando i suoi passi e cercando di togliergli la vita!

I nemici di Dio, i nemici dei figli di Dio non sono spariti, perché altrimenti sarebbero sparite anche le paure; ma è la fiducia in Dio che conduce alla salvezza dell'anima dalla morte e i piedi da caduta, per poter camminare davanti a Dio nella luce dei viventi, dove la paura svanisce come non fosse mai esistita!

La paura può anche invadere il cuore quando ci troviamo in un'altra situazione di pericolo: la vita; non ho scritto la morte, perché quando uno è morto non è più in pericolo, ma è la vita che è fatta di pericoli!

"Abbi pietà di me, o Dio, abbi pietà di me, perché l'anima mia cerca rifugio in te e all'ombra delle tue ali io mi rifugio finché sia passato il pericolo" (Salmo 56:1).

Il pericolo dunque è una condizione comune per chi attraversa la vita. Lunga o breve che sia l'esistenza sul pianeta terra, i pericoli sono sempre dietro l'angolo. Ci sono pericoli fisici, psichici e spirituali. Nessuna dei tre elementi umani è veramente tranquillo e al sicuro! La mia immaginazione, mi porta spesso a un desiderio, e il solo pensiero mi rilassa: una casetta di una stanza sola, costruita in pietra in una radura verde isolata nei boschi, protetta da qualunque intemperie; un posto dunque, dove andare a proteggermi da qualuque minaccia. Ed è così che il versetto 6 del Salmo 55 "Oh! Avessi le ali di colomba per volare via e trovare riposo!" mi indica il modo per rifugiarmi nel luogo più sicuro e tranquillo, per raggiungere il riposo non solo del corpo, ma anche dell'anima e dello spirito; è quello di predere le ali di colomba! Non è solo poesia, versi poetici del più dolce poeta di Israele, ma è l'effettiva soluzione per trovare pace e chiudere le orecchie e gli occhi a chi vuole divorare, alla vista e al ruggito dei leoni, al vomito delle fiamme, ai denti che sono come lance e frecce, alla lingua che è come una spada affilata, alla rete tesa per fare inciampare, piegare e far cadere nella fossa scavata ... che, ricordiamoci però, non è destinata a chi ha preso le ali di colomba ed è volato all'ombra delle ali di Dio.

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