domenica 11 agosto 2013

La compagnia dei saggi.

"Chi va coi saggi diventa saggio, ma il compagno degli insensati diventa cattivo (Proverbi 13:20).

Non è che i saggi siano migliori degli altri, ma hanno scelto il sentiero della rettitudine, dimostrando in tale modo di temere il Signore: "Chi cammina nella rettitudine teme il SIGNORE" (Proverbi 14:2).

Vivere nella compagnia dei saggi, camminando nella rettitudine e diventando in questo modo saggi, non significa non sbagliare, non scoraggiarsi, non aver paura, non lasciarsi scappare dalla bocca parole sconvenienti; ma nella luce della saggezza, si acquista l'umiltà che porta alla correzione continua e reciproca nella stima e nell'amore. I saggi sono d'aiuto e non diventano cattivi come chi va con gli insensati (Proverbi 13:20).

Quando incontri un saggio sei contagiato e se stai in sua compagnia diventi come lui e costruisci la casa e non l'abbatti con le tue mani.

In una tale compagnia si costruisce insieme per mezzo della saggezza: "La donna saggia costruisce la sua casa" (Proverbi 14:1), si mette all'opera e i suoi sforzi sono sempre tesi ha costruire, mai ad abbattere. Chi abbatte la casa, simbolo di dimora terrena e si permette, in questo modo, di disprezzare la vita non fa parte della compagnia dei saggi, degli uomini accorti. Per non far parte di tale compagnia  è necessario andare lontano dallo stolto: "Vattene lontano dallo stolto" (Proverbi 14:7), perché le sue vie sono inganno, ma i saggi sanno discernere il sentiero giusto! " La saggezza dell'uomo accorto sta nel discernere la propria strada, ma la follia degli stolti non è che inganno (versetto 8).

Nella compagnia degli uomini retti c'è il favore del Signore perché non ci si burla del peccato, il peccato non viene preso alla leggera, non cambia il proprio nome, ma confessa la propria natura come tale, ma "gli insensati si burlano del peccato" (Proverbi 14:9).

Nella compagnia dei saggi la natura umana peccaminosa non viene giustificata come se "madre natura" cambiasse le sue leggi nell'opera creativa, trasformando, per esempio, maschi in femmine o femmine in maschi o addirittura "mescolasse i dadi" in modo tale da non capire più se si è maschio o femmina e arrivando anche al limite estremo di confondere l'idea di Dio come Padre e Madre, come se Dio avesse un sesso!

Giunge un tempo nella vita in cui Dio ti chiede di lasciar andare tutto ciò a cui ti aggrappi gelosamente, ai tuoi progetti, ai tuoi sogni; per invitarti nella compagnia dei saggi, dove i consigli giusti ti custodiscono dalla via che sembra diritta, ma ti conduce alla morte. (Proverbi 14.12).

Daniela

1 commento:

  1. La tua Parola, Signore, sia la sola ed unica regola per la nostra saggezza. Fà, o Eterno, che sia il primo nutrimento per la nostra vita. Amen.

    RispondiElimina