lunedì 14 ottobre 2013

Al di là della nebbia...

Il libro dell' "Ecclesiaste".

"Così sono arrivato a far perdere al mio cuore ogni speranza su tutta la fatica che ho sostenuta sotto il sole (Ecclesiaste 2:20).

"Purtroppo il saggio muore, al pari dello stolto" (Ecclesiaste 2:16).

Non vi è mai capitato di trovarvi su di un alta roccia a strapiombo e osservare l'immenso panorama di fronte a voi verso il sol levante? Qualcosa di simile fece l' Ecclesiaste, figlio di Davide: si pose sul bordo della roccia della vita, ma davanti a sé non vide l'estensione eterna col sole della gloria divina, perché per lui, quel giorno, fu un giorno di nebbia, e sotto i suoi piedi c'era solo la visione del baratro della morte, nella quale cadono tutti, senza distinzione, sia lo stolto che il giusto; non gli restò dunque che voltarsi e osservare la fatica della sua vita e la considerò un correr dietro al vento. Questa è vera saggezza umana, cioè sapere cogliere il vero significato e valore delle cose come sono nella realtà. L'evoluzione verso un mondo migliore in questa dimensione vita è un inganno nel quale il figlio di Davide non cadde, perché applicò il suo cuore a conoscere la saggezza e la stoltezza (versetto 17), per arrivare al punto di far perdere al suo cuore ogni speranza di tutta la fatica da lui sostenuta sotto il sole.

L'Ecclesiaste è un uomo che considera l'uomo e la sua vita umana e terrena per cercare di capirne lo scopo; il suo sguardo è rivolto a ciò che si  vede nella vita di tutti i giorni, ma egli è anche l'uomo che sa cogliere ed esprimere non solo le considerazioni più terrene, ma anche quelle che egli intravede attraverso la nebbia, vale a dire: l'opera di Dio nell'uomo e la sua azione nei confronti di quest'ultimo: "Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo; egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell'eternità" (Ecclesiaste 3:11), "Dio giudicherà il giusto e l'empio poiché c'è un tempo per il giudizio di qualsiasi azione e, nel luogo fissato, sarà giudicata ogni opera" (Ecclesiaste 3:17).

Quante nebbie impediscono di vedere al di là dei baratri! Può succedere di leggere la Bibbia per decenni e non "vedere" certe parole fino al giorno che Dio, con il soffio dello Spirito Santo, spazza via la nebbia e strappa il velo da davanti agli occhi.
Noi possediamo la possibilità di conoscere, attraverso la Parola di Dio, saggezze  ben superiori al Ecclesiaste, ma le nebbie rimangono fino al giorno che lo Spirito Santo, come un evidenziatore, mette in evidenza le parole; un esempio che è successo a me:
Efesini 1  " In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo...avendoci predestinati nel suo amore ad essere adottati per mezzo di Gesù Cristo, secondo il disegno benevolo della sua volontà a lode della gloria della sua grazia...che egli ha riversata abbondantemente su di noi...facendoci conoscere il mistero della sua volontà secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé...in lui siamo stati fatti eredi essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà... fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria..."

Quando la nebbia svanisce dall'orizzonte della vita spirituale, appare l'immensità del bel panorama eterno predisposto dal progetto e disegno benevolo del Dio di ogni grazia.

Daniela  

1 commento:

  1. Ringrazio con te, sorella, l'Eterno, per il dono di grazia che ci fa, di saperlo cercare nella nebbia ed oltre...

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