giovedì 21 novembre 2013

Signor mio rifugio (Salmo 90)



Salmo 90.

Signor mio rifugio d'età in età,
Prima che i monti, sì! fossero nati,
E che tu avessi fondato la terra
E il grande universo, Tu sempre sei Dio.

Da sempre in eterno Tu sempre sei Dio,
Tu che fai tornare in polvere il mortal;
Dicendo: Ritorna, figliolo dell'uom,
Perché mille anni sono come un dì.

Tu li porti via come in una piena;
Sono come un sogno e l'erba al mattin;
Il mattin fiorisce e verdeggia ancor,
ma viene la sera e falciata sarà.

Poiché consumati per l'ira tua siam;
E siamo atterriti per lo sdegno tuo
Tu metti le colpe davanti a te,
E i nostri peccati alla luce saran.

Tutti quanti i giorni svaniscono ancor,
Per la tua ira gli anni volano via.
Fino ad ottant'anni arrivano ognor,
E quel che fa orgoglio è solo vanità.

Perché passa presto e noi voliamo via
Chi mai conosce la forza dell'ira tua,
Ed il tuo sdegno nel tuo timor?
Insegnaci dunque a contare i dì.

Per un cuore saggio, sì! Insegnaci tu
A bene contare i nostri giorni quaggiù;
Per un cuore saggio sempre acquistar.
Ritorna, Signore, quando mai verrai?

Muoviti oh! Signore e pietà di noi.
Saziaci al mattino della tua grazia ancor,
E noi esulteremo tutti i nostri dì.
Rallegra il cuor nostro nei dì d'afflizion.

Quanti sono i giorni di nostra afflizion,
tanti sono gli anni di gran tribolazion,
Siano altrettanti di gioia ancor,
E si manifesti l'opra tua per noi.

La grazia di Dio sia sopra di noi,
E rendi tu stabil l'opra delle mie man;
Sì, l'opera nostra, sì! Rendila tu,
Stabile per sempre per la tua virtù.

(D.M.S.)

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