lunedì 14 aprile 2014

Odor di muffa...?

Il mio percorrere i sentieri antichi valdesi mi ha portato a scavare in profondità nella storia antica, proprio come accingersi, con coraggio, a fare il mestiere dell’archeologo.

Sotto ai miei piedi, in queste stesse zone, in profondità nella storia, non sapevo ci fossero nascoste delle ricchezze favolose non insegnate dai pastori e teologi del nostro secolo, e non so per quale motivo…Vorrei chiedere a "Lor Signori" il perché di tale negligenza; forse mi risponderebbero: “ I tempi sono cambiati”.

Infatti dicono che sui sentieri antichi c’è odor di muffa e la pietanza è la solita vecchia minestra! Ma a me non pare proprio; alle mie narici giunge come un profumo...f orse dipende dai nostri sensi se lì, dove c’è odor di muffa, per altri si espanda invece un profumo…. Sì, credo proprio che dipenda dai sensi non rigenerati se la vecchia minestra per alcuni dia un prurito di udire (2 Timoteo 4:3;4) tanto da cercarsi maestri in gran numero secondo le proprie voglie per distogliere, in questo modo, le orecchie dalla verità e per volgerle alle favole seppellendo in questo modo, e nascondendo, ciò che ci apparteneva.

Consapevole della grande perdita di tali ricchezze , con “pic e pala” mi accingo, insieme ad alcuni collaboratori, a scavare in profondità e a riportare alla luce queste rarità, perché tali sono, oramai, sia per le chiese odierne evangeliche sia per quelle protestanti!

"Il primo articolo della Confessione di Fede valdese inizia con un’affermazione su Dio.

“Articolo 1. (Noi crediamo:) “Che vi è un solo Iddio, il quale è un Essenza spirituale, eterna, infinita, del tutto sapiente, misericordiosa, giusta – in somma, del tutto perfetta – e che vi sono tre Persone in quella sola e semplice essenza, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo”.

Confessione di Fede del 1560

“Art. 2. Havendo questo fondamento: Noi crediamo in un solo Dio eterno, di una essenzia spirituale, infinita, incomprensibile, e semplice: nella quale però vi sono tre persone distinte, il Padre, la sua parola, ovvero Sapienzia, et il suo Spirito. Et come che alcuna volta il nome di Dio sia attribuito al Padre particolarmente, percioche gli è principio e origine della sua Parola e del suo Spirito: nondimeno questo non impedisce già, che il Figliolo non habbia in se tutta la Divinità perfettamente, sicome ve l’ha medesimamente lo Spirito Santo. Et in questo articolo noi approviamo quello, che n’è stato determinato da Concili antichi: e detestiamo tutte la Sette et heresie, che sono state confutate da i Dottori, di poi S.Hilaria, et Athanasio fino a S.Ambrosio, e Cirillo.”

Affermato tutto questo molto sommariamente nel primo articolo della Confessione di Fede valdese, il Léger, nel suo commentario, ne trae due conseguenze principali. Dio come unico possibile oggetto di culto.

In Principio Dio… L’identità originale del movimento valdese, la sua ragion d’essere, il suo principio e il suo fine si trova in Dio. Dio è la sua base, fondamento ed oggetto del suo culto e servizio. E’ come se affermasse. “Siamo un popolo di credenti. La nostra identità e le nostre finalità sono le stesse dei discepoli di Cristo di ogni tempo e paese, essa s’incentra in Dio”.

La Bibbia stessa inizia dicendo: “In Principio Iddio creò il cielo e la terra” (Genesi 1:1). Dio è la sorgente di ogni cosa, il punto di riferimento primario, fondamentale, ultimo di ogni cosa. Già questi versetti iniziali della Bibbia ci mettono subito davanti al fatto che Dio esiste. Essa non sente la necessità né di giustificarlo né di provarlo. Questa confessione di fede riafferma che la realtà del mondo intorno a noi può essere spiegata solo attraverso l’insegnamento biblico che un Dio personale ha sovranamente creato, conserva e sostiene tutte le cose. E’ Dio che dà un senso a tutte le cose.

La Confessione di fede valdese è quindi essenzialmente teocentrica, vale a dire, interpreta sé stessa e tutta la realtà considerando in primo luogo Dio. Essa afferma che Dio sta al centro di ogni cosa."

(Dal libro "La Confessione di fede valdese del 1655" di Paolo Castellina).

Nessun commento:

Posta un commento