AI MASSIMI LIVELLI

Caratteristica comune di coloro che camminano sui "sentieri antichi valdesi" sono reazioni che si manifestano in modi diversi, causati dall'emarginazione.

La poca autostima, il non avere un concetto sobrio di sé stesso producono atteggiamenti e modi comportamentali che esaltano l'aspetto originale e a volte stravagante della persona. Se poi si scava (scusate il termine, ma sono una contadina!) nella personalità, cercando di creare fiducia nella persona, valorizzandola a livello umano e per quello che essa è veramente, vengono alla luce personalità estremamente intuitive, intelligenti, profonde nei concetti che esprimono e spesso colte da avere biblioteche intere in casa, e una mente vasta in testa da farti rimanere a bocca aperta!

Gente che ha dato fastidio ed essendo sensibile ed emotiva è scappata ognuno nel proprio mondo.

Credo che sia arrivato il momento di uscire allo scoperto, fuori dai nostri nascondigli, con tutte le nostre difficoltà, e davanti a Dio leggersi e rileggersi Efesini 1 dove Dio ci parla ai massimi livelli in Cristo. Dove tutte le ferite causate da sentimenti di nullità, prodotte da critiche gratuite e da ostili giudizi spesso e volutamente causati per denigrare una persona, soprattutto poi se questa persona ha le caratteristiche di un leader, di un capo, vengono annientate dalle altezze della posizione che Dio ci ha dato in Cristo.

Tutto questo unito all'atteggiamento fermo e incrollabile nel proclamare che per raggiungere queste altitudini, queste altezze in Cristo, la parola stessa lo dice, vanno cercate solo IN CRISTO

Questi due brevi termini "IN CRISTO" sono sparsi nelle epistole come il seme fitto e fecondo del grano dalla mano dell'agricoltore; è "IL TUTTO"; è la porta che ci apre il tempo senza fine, è "il nuovo mondo", nel quale entriamo già fin d'ora per fede e non per visione, perché "Chi crede nel Figlio ha (non "avrà") vita eterna" (Giovanni 3:36). "E questa è la vita eterna; che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo" (Giovanni 17:3).

Daniela Michelin Salomon



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