martedì 4 dicembre 2012

Antichi sentieri valdesi di notte

La notte, qualunque tipo di notte non può cancellare i sentieri antichi valdesi, formati da lastricati di pietre uniti da ricordi indelebili. I sentieri sono lì, sotto i nostri piedi, anche se le stelle che luccicano innumerevoli non emanano la luce necessaria per farli notare.

Intorno a noi i canti delle cavallette e dei grilli e le luci intermittenti di tanti insetti volanti ci fanno capire che la vita vibra anche nel buio, che Dio è presente anche dove il peccato è abbondato, infatti lì la grazia sovrabbonda (Romani 5:20)

La fatica del giorno trova un riposo nell'abbraccio delle luci che emanano le finestre aperte sparse nella campagna, nelle borgate, nei paesi. La fresca brezza dell'aria sul viso, accarezza e fornisce l'elemento più vitale e necessario per la nostra vita; senza il quale, in pochi minuti, saremmo destinati a morire: l'ossigeno. Dio deve essere per noi come l'ossigeno, come l'aria che ci avvolge...non lo vediamo, ma senza di Lui non possiamo vivere. Lui è come un dolce vento: non si vede non si percepisce al tatto, ma c'è, come il profumo del muschio e delle gemme di pino che pemea il bosco.

"Io sono Colui che sono"( Esodo 3:14).

Guardando all'orizzonte, le sagome scure e lontane dei monti danno lo stacco fra terra e cielo, facendo perdere lo sguardo in quel limpido e cristallino immenso dove sono tutte le nostre speranze future ed eterne in Cristo.

Cari sentieri antichi, siete ancora esistenti e ci conducete verso le alte cime, allentando la morsa di una società alienata dai veri valori. Anche il pensiero della morte diventa dolce quando posiamo su voi le nostre pesanti orme.

Quando sotto le stelle il rumore tace qui;
Quando nella campagna dolce la notte è così,
Il cuore allor solitario cerca un rifugio sicuro,
Più alto del monte lassù, nei cieli trova Gesù, nei cieli trova Gesù.
Lontan dai rumori del mondo depongo i pesi del giorno,
E trovo la pace profonda Gesù nel tuo grande Amor;
E quando chiudo i miei occhi prego te mio Signore,
Celebrando il tuo nome per sempre, riposa con te il mio cuore, riposa con te il mio cuore.


Tratto dall'innario francese valdese "Psaumes et cantiques" n.222

Daniela Michelin Salomon

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