lunedì 7 gennaio 2013

Al servizio del Re

Il buon e fedele servitore
Il mio pastore valdese che da ragazzina mi fece catechismo e mi battezzò alla confermazione, diceva spesso una frase che mi è rimasta nella memoria: "La Bibbia è come un grande imbuto che che fa convergere ogni cosa verso Gesù Cristo." Quando dunque, leggo la Parola di Dio, il primo argomento che mi balza agli occhi sono i versetti che parlano del Signore Gesù.

Come dice il versetto 3 di Colossesi 3, noi siamo morti e la nostra vita ora è nascosta con Cristo...esistiamo, ci siamo, ma non siamo ancora manifestati. Ho ricevuto ogni bene da parte del mio Signore; io stessa sono per Lui oggetto di grande considerazione, ma io ancora non mi vedo, perché sono nascosta con Lui , in Dio.

"Qui non non c'è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, MA CRISTO è TUTTO IN TUTTI (...) SERVITE, CRISTO SIGNORE!" (Colossesi 3:11, 24).

Di fronte al Suo splendore ecco di nuovo una "sparizione", un nascondere ogni identità, perché Cristo è tutto in tutti. Essere al servizio di questo grande Signore, è un onore immenso che Dio conferisce a coloro che sono suoi figli per mezzo della rigenerazione spirituale. Non esiste una vita con più valore di quella al servizio del Potente Creatore dei cieli e della terra, sotto lo sguardo del quale ogni cosa viene fatta, in parola e in opera, nel Suo Nome. Per noi che eravamo lontani, disubbidienti e peccatori ricevere tale onore da parte di Cristo il Signore, davanti al quale ogni ginocchio si piegherà, ci confonde, ci rallegra, fa scendere dai nostri occhi lacrime di riconoscenza, perché la nostra vita ha ora acquistato il suo valore, il valore eterno.

ATTENIAMOCI ALL'ESSENZIALE

"La mia viva attesa e la mia speranza (è) di non avere da vergognarmi di nulla; ma che con ogni franchezza, ora come sempre, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia con la vita, sia con la morte" (Filippesi 1:20)
Il mio impegno totale per l'Altissimo. "Il mio maggior desiderio e la mia più grande speranza sono che non abbia mai da vergognarmi." Se non ci sottomettiamo a Gesù Cristo come e quando Egli ce lo domanderà, ci sentiremo più tardi pieni di vergogna. Paolo dice: "Il mio impegno è di vivere al più alto livello che mi sia possibile per Colui che è l'Altissimo". Impegnarsi è questione di volontà, non di discussione o ragionamento; è una capitolazione della volontà, che ubbidisce in modo assoluto e irrevocabile alla richiesta di Gesù. Un'eccessiva preoccupazione di noi stessi è la vera ragione che ci trattiene dal fare il primo passo decisivo per un impegno, anche se spesso lo capovolgiamo, facendola figurare come una preoccupazione per gli altri . Quando ci assilla il pensiero di quello che costerà agli altri la nostra ubbidienza alla chiamata di Gesù, in effetti rimproveriamo a Dio di non conoscere il prezzo di questa nostra ubbidienza. Ma non tergiversiamo: Egli lo sa benissimo. Allontana dunque da te tutte le preoccupazioni e presentati a Dio con quest'unico pensiero: "Voglio vivere al più alto livello possibile per Colui che è l'Altissimo"; sono deciso a consacrare il mio io definitivamente e interamente a Lui ed a Lui soltanto. La mia ferma determinazione è di arrivare alla Sua santità, senza timori o titubanze, "anche se ciò significa essere disposti a vivere o morire, questo non importa. (versetto 21). L'Apostolo Paolo è ben deciso a non permettere che qualcosa lo distolga dal fare esattamente la volontà di Dio. Il comandamento di Dio deve provocare una crisi nella nostra vita, perché un modo meno drastico non avrebbe presa su di noi. Infatti Egli ci porta al punto di vivere per Lui con tutto il nostro io senza riserve. In quel momento, noi cominciamo a fare obiezioni, allora Lui provoca una crisi provvidenziale, che ci mette di fronte a una decisione: pro o contro. Da quell'istante cominciano le scelte, i "sì" e i "no". Se sei arrivato alla crisi, non ha importanza in quale settore della tua vita si sia prodotta, arrenditi e sottomettigli la tua volontà, totalmente e per sempre" (Oswald Chambers).

Daniela Michelin Salomon

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