venerdì 11 gennaio 2013

Echeggiare

"Voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, avendo ricevuto la parola in mezzo a molte sofferenze, con la gioia che dà lo Spirito Santo (...) Infatti da voi la parola del Signore ha echeggiato" (1 Tessalonicesi 1: 6,8)
  
Continuando sempre sullo stesso argomento del "sentiero" credo che il verbo "echeggiare" si colleghi alla grande con esso! Nell'aria di chi percorre i sentieri echeggiano vari canti, suoni e melodie.
Tutto è un echeggiare dal rumore del vento che soffia fra gli alberi, alla melodia del torrente impetuoso dal rimbombo del quale molti batteristi si sono ispirati.

Mi chiedo. "Siamo noi ancora in grado, malgrado le sofferenze di fare echeggiare la Parola del Signore. Senz'altro per farla echeggiare bisogna proclamarla a gran voce senza vergognarsene, senza timore, anche se questo significa passare da ultra-fondamentalisti, da intolleranti, da retrogradi, da creduloni, da antiquati, da "menti imprigionate" e non liberali, da chi predica un falso vangelo, da chi condanna e giudica, da chi non valorizza la scienza, il progresso, l'evoluzione della cultura, da chi è ignorante e troppo sempliciotto da essere considerato, come uno che non da proprio nessun fastidio perché è evidente che non è informato, da chi prende la Bibbia alla lettera, da chi usa versetti a "manetta" per giustificare le proprie antiquate ideologie, da chi blocca il progresso e non va avanti coi tempi, da chi usa la Bibbia come un libro magico, da chi, poverino! crede ancora che le favole siano vere!

Fare echeggiare la Parola di Dio anche se tutta la platea applaude a chi non considera per nulla l'epistola di Giuda. "Perchè", mi chiedo io,"questo libro non fa forse parte della Parola di Dio?". Attraverso tutti i secoli Dio non si è mai fatto mancare di testimoni che hanno fatto echeggiare la sua Parola.
"La Bibbia è sempre stata al centro dei momenti di riforma della storia. Nella storia della chiesa, i periodi di reale cambiamento hanno sempre avuto al centro la Scrittura. La predicazione espositiva di Agostino e di Giovanni Crisostomo ha segnato i primi secoli di vita ecclesiale. La Riforma protestante del Cinquecento ha rimesso al centro la Parola: sola Scriptura! I risvegli evangelici dei secoli successivi hanno ricevuto impulso dalla valorizzazione della Parola e hanno dato via ad iniziative volte alla diffusione della Bibbia (Società bibliche, missioni...) Quando posta al centro, la Bibbia è sempre stata motore di cambiamento. Le grandi questioni della chiesa moderna si sono concentrate sulla conferma o sulla contestazione della centralità della Bibbia. La diatria tra la Riforma e Roma può essere riassunta così: La Bibbia sta al centro della chiesa (come sostiene la Riforma) o la chiesa ha un suo equilibrio multicentrico che defila il ruolo della Bibbia (come dice la Controriforma)? Anche nei dibattiti interni al protestantesimo successivo, le questioni hanno visto protagonista la Bibbia: la Bibbia sta al centro della chiesa (l'opzione evangelica) o deve essere la ragione e il sentimento ad avere supremazia sulla Scrittura (l'opzione liberale)? La centralità della Bibbia non è mai stata scontata. Al contrario, si può dire essa sia sempre stata contestata. Il mondo vive in perenne stato di agitazione di fronte alla Bibbia. Se non arriva a contestarla apertamente, la parcheggia nel deposito dei codici culturali o negli scaffali alti e polverosi della biblioteca della memoria. In ogni modo, cerca di anestetizzarla e di tenerla alla larga. Oggi viviamo una situazione paradossale. Il grado di accessibilità all Bibbia non è mai stato così alto. Vedere la Bibbia venduta come gadget di riviste nazional-popolari è un segno dei tempi in un Paese che per secoli ha tentato di impedire che il popolo fosse esposto alla Scrittura. Non parliamo poi delle mille possibilità che Internet offre all fruizione della Bibbia. La Bibbia è forse materialmente nelle case degli italiani, ma al centro della loro vita? Il discorso vale anche per il mondo "cristiano". Ogni confessione cristiana oggi dice, tramite impegnative ichiarazioni dottrinali, di avere una più o meno alta considerazione della Bibbia. Ma si può dire che essa sia al centro della vita delle chiese? Quale indice di fedeltà biblica, di saturazione biblica, di dinamismo biblico rispecchiano le performance delle chiese?" (Leonardo De Chirico)  

Daniela Michelin Salomon

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