mercoledì 9 gennaio 2013

Il silenzio della vette

Da una pubblicazione del Club Alpino italiano riprendo il seguente testo.

"Un detto orientale recita. "Per un alta montagna, un sentiero vi si trova". Le definizioni tecniche di "sentiero" sono molteplici, ma per gli escursionisti è una sola: "Ponte tra il rumore della vita ed il silenzio della vette". Quando un escursionista, aggiustandosi lo zaino sulle spalle, imbocca un sentiero, si lascia alle spalle un mondo amato per il benessere che propone, ma con preoccupazioni e angustie normali nella vita quotidiana, preoccupazioni ed angustie che alla lunga ci infastidiscono come un rumore sordo, martellante, continuo. Va verso un mondo più rude, più esigente, con meno comodità, ma senza quel fastidioso rumore...va verso un mondo più silenzioso, dove ogni cosa o gesto, anche se piccolo, assume un valore immenso, dove ogni giorno che nasce ti riempie di voglia di vita, dove ogni tramonto ti fa sognare il giorno dopo. Tutto questo è possibile grazie al semplice "sentiero", traccia a volte impercettibile tra rocce e baranci, ma carico di vita propria. In montagna ogni sentiero ha una sua anima. Si riconoscono quelli nei quali sono transitate le mandrie, quelli più battuti dai boscaioli, quelli percorsi un tempo dai carbonai, quelli sofferti dai nostri soldati. Lungo i sentieri si parla molto con se stessi, perché la fatica toglie il fiato ma non il pensiero,  c'è il tempo per riflettere. In quell'andare silenzioso, sovente raccolto, in quel colloquiare composto, quasi intimo scambio di sentimenti, un passo dopo l'altro, c'è una spiritualità sentita, anche se non dichiarata."

- Ponte tra il rumore della vita ed il silenzio delle vette-

Peccato non provarci, peccato sarebbe non provare a salire verso "il silenzio delle vette", dove dal vento la grande aquila  si lascia trasportare  nei cieli azzurri.
Un percorso nei sentieri antichi è stato iniziato e già abbiamo vissuto insieme le difficoltà del percorso, gli scoraggiamenti, le fatiche e ancora siamo qui a cercare di ripristinare quei sentieri che sono stati rovinati dal tempo, dalle intemperie, dall'indifferenza di chi (compresi noi), avrebbe dovuto mantenerli in buono stato.
La fatica è grande, ma le soddisfazioni superano di molto le nostre aspettative, perché guardando indietro, per ogni metro riassettato e ripulito, con un grande sospiro di sollievo, il cuore si allarga e la fatica lascia spazio alla gioia e alla soddisfazione.

Daniela Michelin Salomon

2 commenti:

  1. Un montanaro 'perso' come me, un scout, non può non condividere questo bellissimo post... Come l'amore per i sentieri e per le vette. Entrambe meravigliose opere del Creatore.

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    1. Anch'io sono montanara e ho 120 capre e fra un mese una marea di capretti tutti bianchi; amo i sentieri che conducono alle alte cime!
      Ti saluto con affetto nel Signore Gesù.
      Daniela

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