venerdì 4 gennaio 2013

Trasportàti nel Regno

" Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato figlio" (Colossesi 1:13).

I capitoli 1 e 2 dell'epistola ai Colossesi ci dipingono un quadro immenso; ci vorrebbero giornate intere per considerare tutte le sfumature, la longitudine, la latitudine di questo regno nel quale siamo stati trasportati.
Al centro e io direi ovunque, brilla la persona del Signore Gesù, nel quale, per mezzo del quale, in vista del quale ogni cosa è stata creata e ogni cosa sussiste. Lui è il capo, il principio, il primogenito, colui che ha il primato in ogni cosa, colui nel quale abita tutta la pienezza; colui per mezzo del quale ogni cosa è stata riconciliata. Col suo sangue è stata fatta la pace. Lui è il mistero di Dio, nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti. In lui abita corporalmente tutta la pienezza della deità. In lui abbiamo tutto pienamente. In lui siamo stati spogliati del corpo della carne, siamo stati sepolti nel battesimo, siamo stati risuscitati, siamo stati vivificati.

Dinnanzi a questa lista che non è completa, l'apostolo ci avverte di non essere ingannati da parole seducenti. Di fare attenzione, affinché nessuno faccia di noi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo. Che nessuno ci derubi a suo piacere del nostro premio con un pretesto di umiltà e di culto degli angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale.

Il modo migliore per attenersi ai consigli della Parola di Dio è di fare come l'edera che si arrampica saldamente all'albero in tal modo che è molto difficile separarla. L'edera non è un tronco, ma avvolta al tronco diventa tronco, talmente unita ad esso da sembrare parte dell'albero. Con le sue foglie sempreverdi fa verdeggiare l'albero che, nell'inverno si è spogliato dalle sue foglie. I suoi semi servono da cibo a tanti volatili, che fra i suoi rami, rami dell'albero avvolti dall'edera, trovano riparo e nutrimento.

Così, noi che non abbiamo forza né capacità alcuna, in quanto a noi stessi, e non possiamo innalzarci ed elevarci saldi verso l'alto, uniamoci strettamente e costantemente a Cristo, camminando in lui, RADICATI ed edificati in Lui. (Colossesi 2:6).

Daniela Michelin Salomon 

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