lunedì 20 maggio 2013

Gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi.

Libro di Ester

Mardocheo era un giudeo, figlio di Chis, un Beniaminita, che era stato condotto via da Gerusalemme tra gli schiavi deportati a Babilonia da Nebucadonosor; ed Ester era un orfana, e alla morte del padre e della madre, Mardocheo l'aveva adottata come figlia.

Mardocheo ed Ester, (uno schiavo e un'orfana) possiamo considerarli come due figure che rappresentano gli "ultimi" che però saranno i "primi". Infatti, Mardocheo fu onorato per aver denunciato due eunuchi del re che avevano cercato di attentare alla vita del re Assuero; ma fu onorato a tal punto, che venne vestito con la veste reale, cavalcò il cavallo del re, percorrendo le vie della città con Aman, il nemico dei Giudei, che aveva la più altà dignità nel regno, il quale gridava davanti a lui: "Così si fa all'uomo che il re vuole onorare!" Ma non solo! Alla fine della storia il re sfilò l'anello che aveva fatto togliere ad Amman, e lo diede a Mardocheo.

Diede ad Ester, la regina, e a Mardocheo il governo della casa di Amon; ma non solo! Mardocheo uscì dalla presenza del re con una veste reale viola e bianca, con una grande corona d'oro e un mantello di bisso e di porpora.

A Ester e a suo zio fu conferita inoltre, grande autorità per scrivere delle lettere in difesa dei Giudei nel nome del re, sigillate col sigillo reale.

Così "gli ultimi saranno primi e i primi gli ultimi" ( Matteo 20:16).

Deve essere qualcosa di veramente particolare, un'esperienza unica, quella che essendo all'ultimo posto ed essendo l'ultimo, ci si ritrovi al primo posto per essere uno dei primi!

Io credo che la prima reazione sia quella di dire: "Ma io non sono degno, non sono capace!" Ma il re può rispondere: "Ma chi ha detto che tu sia degno o capace? Sono io che ti voglio onorare!"

Tutto ciò che abbiamo ricevuto è per pura grazia, ma quel tipo di grazia che conferisce grande dignità ed onore; e, tale grazia, di certo, non la si può rifiutare!

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