sabato 5 ottobre 2013

L'ora delle tenebre conduce al volto di Dio

"Venuta l'ora sesta, si fecero tenebre su tutto il paese, fino all'ora nona. All'ora nona, Gesù gridò a gran voce: "Eloì! Eloì lamà sabactàni" che, tradotto, vuol dire: "Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?" (Marco 15:33,34).

Gesù Cristo fu crocifisso alle nove del mattino, e a mezzogiorno si fecero tenebre per tre ore e arrivarono le tenebre pure nel suo spirito, perché il suo Dio lo abbandonò. Anche il sole si spense.  Tutto ciò che irradiava vita, sia naturale che spirituale, sparì, lontano... lasciando regnare le tenebre assolute e la morte fisica sul Figlio di Dio, ma non solo quella fisica, anche quella spirituale; cioè l' allontanamento dalla presenza del suo Dio.

Il regno della morte era già la parte dell'umanità, a causa della disubbidienza di un uomo, Adamo e: "La  morte ha regnato a causa di quell'uno..." (Romani 5:17). Ma, a un certo punto, quelle tenebre di morte avvolsero Lui: la Luce del mondo che non ebbe più sorgenti di luce precipitando, in questo modo, nella morte, vale a dire nella separazione da Dio. Ma il suo fu un atto di ubbidienza, l'ubbidienza dell'unico uomo in grado di annullare le tenebre, la morte, la separazione dalla luce della vita.

In quelle tre ore di tenebre l'aria era impregnata di una sola parola: peccato; quel peccato che regnò per secoli con lo scettro della morte. Ma, da quel cuore lacerato, da quella cortina strappata, si è aperta una nuova via recente e vivente (Ebrei 10:19,20) che porta al sole supremo della grazia, che può ora regnare incondizionata, con lo scettro della giustizia, irradiando vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore (Romani 5:21).

Dopo quelle tre ore di buio anche l'astro della luce naturale ricominciò a brillare; il sole elargì nuovamente il suo calore, la sua luce e l'energia produttrice in sintonia con la luce che c'è al di là della cortina squarciata, la quale non può più impedire l'entrata nel tempio della presenza di Dio dove possiamo, senza timore, osservare il suo volto, che è come il sole che splende in tutta la sua forza (Apocalisse 1:16).


Daniela

1 commento:

  1. Accresci la nostra fede, Signore Gesù, perchè sappiamo tenere il nostro essere, i nostro pensieri, le nostre parole, le nostre opere, sempre nel cono della tua indefettibile luce. Amen.

    RispondiElimina