martedì 15 luglio 2014

William Stephen Gilly

Figlio di un ecclesiastico anglicano, Gilly nacque il 28 gennaio 1789 a Hawkedon, nel Suffolk…Nel 1818 il giovane entrò nella carriera ecclesiastica assumendo la carica di “rettore” a North Fambridge, nell’Essex. Nel corso dello stesso anno si verificò l’occasione che doveva dirigere la sua attenzione verso i Valdesi e occupare quindi una così larga parte della sua attività e della sua esistenza.

…A Torre Pellice egli giunse il 22 giugno 1825 e viene ospitato questa volta a Santa Margherita nella casa del pastore Bert. Il suo soggiorno nelle Valli, con la moglie, poi il fratello, ufficiale di marina, che lo raggiunge in seguito, dura anche questa volta due mesi e si prolunga fino al 20 agosto. Ma la scelta della stagione estiva gli consente di visitare tutte le località delle Valli, raggiungendo anche sul versante francese la Val Queyras e Fressinière. Qui raccoglie i ricordi dell’opera di Félix Neff, che gli appare come il rinnovatore dell’evangelismo originario che aveva caratterizzato gli antichi Valdesi a cui dedicherà in seguito una pubblicazione più volte ristampata.
Ma oltre alla attenzione già dimostrata all’ambiente naturale, a quello umano, e alla situazione spirituale e religiosa del mondo valdese, egli osserva questa volta in modo dettagliato e specifico l’organizzazione scolastica, partendo dalle scuole elementari per riconsiderare, con l’energica volontà di avviarne la concreta realizzazione, il progetto di fondare una Scuola superiore, che consenta ai giovani delle Valli, di formarsi nel loro ambiente, in particolare per la carriera pastorale, senza dover per questo soggiornare in Svizzera e, sovrapporre all’originario evangelismo apostolico l’impronta calvinista. ( io mi chiedo: "Perché?")
Le sue insistenze a questo fine presso la classe pastorale sono vivaci e instancabili. Una prima realizzazione è costituita dall’apertura nel 1830 della Scuola latina di Pomaretto, che si affianca a quella esistente a Torre Pellice sin dal 1769. E allorché nel 1831 darà alle stampe un volume dedicato a questa seconda visita (“Waldensian Researches during a Second Visit to the Vaudois of Piedmont”) potrà affermare di aver conquistato alle sue vedute in proposito la dirigenza valdese.
Infatti, il 1° marzo 1831, in un locale di fortuna di Torre Pellice, con un solo professore e nove allievi, viene innaugurato il “Collegio”…Denominazione che nella mente di Gilly corrisponde a quella del “College” britannico (anzi la denominazione da lui indicata per l’istituzione quando sarà definitivamente strutturata sarà “collegio della Santa Trinità presso i Valdesi”) e che dovrebbe comprendere anche il livello universitario: infatti in una sua lettera alla tavola del maggio 1835 egli allega uno schizzo della futura costruzione che dovrebbe essere in pari tempo scuola e convitto, col suo “campus”. Comunque la realizzazione procede. Il 10 agosto 1835 viene posta la prima pietra dell’edificio, che verrà costruito su progetto del Beckwith e inaugurato nel 1837. Naturalmente oltre all’edificio dovrà essere organizzata e finanziata l’istituzione scolastica., compito complesso a cui Gilly anche da lontano continuerà a contribuire con ardore, sicchè il Collegio valdese, pur limitando di fatto la sua portata al livello di scuola superiore, con il posto essenziale che avrà nella vita e nella storia del Valdismo, costituirà la duratura testimonianza del suo impegno a favore della nostra Chiesa.

(Augusto Comba. “Gilly e Beckwith fra i Valdesi dell’Ottocento”)

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