La "teologia biblica" è come l'equilibrio naturale che osservo contemplando il carattere rigoglioso stabilito da Dio nell'ordine perfetto della natura nella sua complessità. La "teologia biblica" segue lo sviluppo progressivo della rivelazione biblica e ne rispetta sia la forma testuale, sia i vari contesti in cui viene trasmessa; essa usa una esegesi rigorosa del testo.
La "teologia sistematica" è come un botanico che "sistema" riordina un certo numero di piante che si trovano nella natura: "La teologia sistematica", in rapporto alle esigenze della predicazione mira a "sistemare" nella forma didattica più opportuna le affermazioni bibliche e tutto ciò che ne deduce.
L'appello della "teologia biblica" alla "teologia sistematica" è che la teologia sistematica deve costantemente dipendere dal frutto onesto della teologia biblica per non rischiare di utilizzare le Scritture in maniera arbitraria estrappolando brani e versetti dal loro contesto, o peggio diffondendo concetti estranei o non equilibrati o non contemplati nella Scrittura rischiando di sostenere posizioni predeterminate in base a presupposti non biblici.
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