lunedì 26 dicembre 2016

Profezia (4)

La profezia del profeta Daniele al capitolo 2 del suo libro si riferisce ai seguenti grandi imperi:
1- il regno babilonese
2- il regno medo-persiano
3- il regno greco
4. il regno romano

Qui abbiamo davvero la storia scritta in anticipo, il che costituisce una delle grandi prove dell'origine divina della Bibbia.
Quattro regni o potenze mondiali, dovevano apparire, cominciando da Nebucadonosor e succedendosi uno dopo l'altro fino alla fine, quando il dominio sarà tolto dalle mani delle nazioni e il governo dell'Altissimo sarà stabilito sulla terra. I seguenti grandi imperi sono sorti esattamente nel modo con cui furono mostrati a Daniele.

La testa d'oro al versetto 38 del capitolo 2, Daniele identifica la testa d'oro della statua con lo stesso Nebucadonosor, nel quale era personificato l'impero babilonese: "La testa d'oro sei tu".
Nel 539 a.C. Babilonia venne conquistata dai Medi e dai Persiani, e così finì l'impero babilonese. L'impero medo-persiano però non raggiunse mai lo splendore di quello babilonese, così come l'argento non raggiunge il valore dell'oro: "Dopo di te sorgerà un altro regno inferiore al tuo" (Daniele 2:39).

Daniele 2:39 parla di un altro regno: "...poi un terzo regno, di bronzo, che dominerà sulla terra". L'impero al quale si accenna qui è la potenza greca; infatti Alessandro Magno, intorno al 334-331 a.C,, distrusse il dominio medo-persiano al tempo di Dario III; la sua grande ambizione, come pure quella di Ciro e di Nebucadonosor, era la signoria mondiale di tutte le nazioni della terra; si dice che Alessandro Magno abbia pianto perché temeva che non restassero più popoli da conquistare.
Alessandro estese il suo regno in modo impressionante. Egli dominò sulla Macedonia, la Grecia, l'Asia Minore, l'Egitto, la Mesopotamia, la Persia, la Media, e l'India e fin oltre i confini del fiume Indo, nonché sui territori della Russia, nell'Asia Centrale (confrontare:"...il quale dominerà su tutta la terra" cioè sulla terrà allora conosciuta).
Questo impero è rappresentato dal ventre e dalle cosce di bronzo, anche in  questo caso siamo di fronte a una svalutazione rispetto ai metalli nominati precedentemente.

Al versetto 40, la quarta parte della statua viene interpretata come un impero dalle seguenti caratteristiche: "Poi vi sarà un quarto impero, forte come il ferro ; poiché come il ferro spezza e abbatte ogni cosa, così come il ferro che tutto frantuma, esso spezzerà ogni cosa". L'impero romano, qui rappresentato dalle gambe della statua, viene caratterizzato in modo particolarmente adeguato.
Mentre il regno greco, spezzato, andava sempre più disfacendosi, sotto la guida dei successori di Alessandro, l'impero romano si espandeva in modo inarrestabile. Un paese dopo l'altro cadeva in mano ai Romani. Il ferro stava a simboleggiare la durezza incredibile di quella potenza mondiale. Chi opponeva resistenza a i Romani veniva distrutto con crudeltà.
Intorno al 395 a.C. la potenza romana venne divisa in due parti: l'impero romano d'occidente e l'impero romano d'oriente; ciò è indicato dalle sue due gambe. Le gambe inoltre sono le parti più lunghe della statua e infatti l'impero romano durò più a lungo di tutti i precedenti.


Il ferro e l'argilla sono i materiali di cui sono composti i piedi; l'ultima forma di dominio mondiale delle Nazioni e si vede rappresentata dalle dieci dita dei piedi: i dieci re dell'impero romano ricostituito e sono di ferro e d'argilla che non si possono amalgamare: "Come le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte d'argilla, così quel regno sarà in parte forte e in parte fragile. Hai visto il ferro mescolato con la molle argilla, perché quelli si mescoleranno mediante matrimonio (connubi umani, seme d'uomo) ma non si uniranno l'uno all'altro, così come il ferro non si amalgama con l'argilla" (Daniele 2:42,43) 

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